Quando l’auto ci lascia per strada non possiamo fidarci di chiunque passi a soccorrerci. Si rischia, infatti, di cadere nella trappola dei carri attrezzi abusivi, che chiedono fino a 400 euro per una banale operazione di soccorso stradale. La denuncia arriva dal mensile Quattroruote che, nel numero di agosto, pubblica un’inchiesta su questi operatori che non appartengono alle organizzazioni autorizzate dalle società autostradali e che offrono assistenza agli automobilisti in panne praticando poi tariffe "a piacere" (contro i 101 euro previsti dalla tariffa standard).

Come agiscono questi "soccorritori" abusivi? Pattugliano le autostrade in cerca delle loro "vittime" o stazionano nelle aree di servizio in attesa di segnalazioni di vetture guaste (a volte ottenute intercettando le comunicazioni radio di Polizia e società di gestione); una volta sul posto caricano sul carro attrezzi il veicolo dell’ignaro automobilista al quale poi cercano di estorcere cifre esorbitanti (da 200 a 400 euro).

Il fenomeno è particolarmente diffuso d’estate e su alcuni tratti autostradali, segnalati da Quattroruote, come il Grande raccordo anulare della Capitale e la diramazione Roma Sud, le Tangenziali di Milano, l’autostrada Milano-Como e Milano-Varese, alcuni raccordi nelle aree di Napoli, Salerno e Avellino e tutta la Salerno-Reggio Calabria.

Dunque, prima di accettare qualsiasi aiuto, affidamoci a società autorizzate e chiediamo il nome dell’operatore chiamato a intervenire dalla centrale telefonica a cui ci si rivolge, ed esigiamo sempre la ricevuta per l’intervento pagato.


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