La sanità italiana continua ad essere al centro di scandali e inchieste. Questa volta tocca all’ospedale Cardarelli di Napoli e ad altre strutture sanitarie pubbliche, coinvolte nelle indagini dei carabinieri del Nas e della Guardia di Finanza. Le accuse sono di concussione, abuso d’ufficio, falso e truffa a danno della pubblica amministrazione.
“L’operazione dei Carabinieri del Nas e della Guardia di Finanza di questa mattina a Napoli e in altre città d’Italia conferma l’esistenza di aree di illegalità e corruzione all’interno delle strutture del servizio sanitario nazionale – ha dichiarato il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi – Bisogna tenere altissima la guardia perché le tentazioni sono molteplici e l’operazione di Napoli è emblematica perché ha permesso di far luce su una rete preoccupante di medici, paramedici e amministratori sanitari e assicurare alla giustizia professionisti che hanno inquinato le relazione tra medico e paziente costruendo  un sistema di illegalità nelle prestazioni sanitarie in regime di intramoenia”.
Il Ministro della Salute plaude all’azione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che “conferma in Sanità l’esistenza di un sistema di controllo diffuso e raffinato che permette di colpire il malaffare”. “Chi non rispetta le regole – conclude Balduzzi – ruba la salute ai cittadini, oltre che le risorse al Sistema sanitario nazionale”.
Secondo il Codacons il caso della sanità campana rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto esteso. “Il dirottamente di pazienti alle cliniche private, per interventi che potrebbero essere eseguiti negli ospedali a carico del SSN, non è certo una prassi nuova e sconosciuta, e rappresenta un evidente danno sia per i cittadini che per la sanità pubblica – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Il fenomeno può essere bloccato solo introducendo per i medici il lavoro a tempo pieno all’interno dei nosocomi. Per tale motivo il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, deve rispettare il termine del 30 giugno per porre fine alla intramoenia allargata, ossia la possibilità per i medici ospedalieri di fare visite private fuori dal nosocomio, se la struttura ospedaliera non ha spazi per l’attività privata”. “Solo così – conclude Rienzi – sarà possibile mettere fine a pratiche scorrette che arricchiscono medici e cliniche private e danneggiano i cittadini e la Pubblica Amministrazione”.
Punta il dito contro l’intramoenia allargata anche il Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva: “Ecco dove prendere parte delle risorse che mancano alla sanità. Dal 30 giugno, basta proroghe alla intramoenia allargata: le aziende concedano ai medici gli spazi adeguati per svolgere la libera professione all’interno delle strutture pubbliche – afferma Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tdm – La vicenda di Napoli è esemplare di quanto la corruzione incida sulla nostra sanità, sottraendo risorse al servizio pubblico e ai cittadini. Per questo chiediamo di rafforzare i controlli, a cominciare dalla questione delle liste di attesa e dell’intramoenia, in cui spesso si annidano fenomeni di scarsa trasparenza per non dire di vera e propria corruzione”.
“I cittadini – aggiunge Moccia – spesso non hanno le informazioni e gli strumenti per capire eventuali raggiri, soprattutto quando hanno solo bisogno urgente di cure, e si affidano a medici e strutture che, in alcuni casi, come accaduto a Napoli, sottraggono illecitamente risorse al SSN. La cosa è ancora più grave se episodi del genere accadono in regioni come la Campania, sottoposte a Piani di rientro. Chiediamo al Ministro di applicare la legge 120 del 2007, che prevede ad esempio, canali separati tra attività istituzionale ed in intramoenia, e controllo dei volumi di prestazione. E lanciamo un appello anche ai cittadini perché denuncino situazioni di questo tipo, spesso fenomeni sommersi che oggi più che mai devono emergere a vantaggio di tutti”.
 


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2 thoughts on “Sanità Napoli, Ministro Balduzzi: “Colpito malaffare”. Consumatori: basta intramoenia allargata

  1. l’istituto dell’intramoenia è stato un regalo della politica ai signori medici che ha consentitodi pretendere dal cittadino onorari anche più alti di quelli praticati nel privato.I compensi che affluiscono all’intramoenia vanno suddivisi oltre che al signor medico in quota superiore fino all’ultimo usciere della porta del ragioniere che effettua i conteggi:in pratica è una camarilla allargata che tappa la bocca a tutti finanche ai Dirigenti degli Ospedali che effettuano attività amministrativa già dovuta per compito istituzionale: Tutto ciò lo sanno anche le Forze di polizia,CC e Guardia di Finanza e Corte dei Conti.

  2. D’accordo con l’eliminazione dell’intramoenia allargata ma rivedere anche l’attuale.Secondo me, l’intramoenia è un vecchio imbroglio per far fare cassa alle aziende ospedaliere e ai medici. Non si capisce perchè se un cittadino che telefona per prenotare un esame, deve aspettare XXX giorni e, con quanto sopra detto nel giro di due giorni lo può fare pagando una cifra salatissima.
    E’ una situazione che non ho mai capito e come già detto puzza di imbroglio verso tutta l’utenza.

Parliamone ;-)

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