Calo inflazione, Consumatori: miraggio della matematica. E il trimestre anti-inflazione ha effetto nullo (Foto Darya Sannikova per Pexels)

Il calo dell’inflazione a ottobre (più 1,7% rispetto al 5,3% di settembre) è una sorta di miraggio legato alla matematica e al fatto che, un anno fa, i prezzi avevano raggiunto livelli record. È il tenore dei commenti delle associazioni dei consumatori davanti ai dati sull’inflazione di ottobre diffusi oggi dall’Istat. E insieme all’andamento dei prezzi, le associazioni sottolineano l’impatto nullo del trimestre anti-inflazione varato dal Governo con annunci in pompa magna di prezzi bloccati o ribassati, per tre mesi e fino a dicembre, di una serie di prodotti di prima necessità, alimentari e non.

Codacons: calo inflazione è effetto ottico

“Il forte calo dell’inflazione ad ottobre è un mero effetto ottico dovuto unicamente a due fattori: la drastica riduzione dei prezzi dei beni energetici e il confronto con ottobre 2022 segnato da un aumento record dei prezzi al dettaglio”, commenta il Codacons.

Rallentano i prezzi dei beni energetici, come evidenziato dallo stesso Istituto. E il confronto, spiega il Codacons, “avviene poi col 2022, anno caratterizzato da una impennata record dei listini al dettaglio in tutti i settori, altro fattore che incide sul tasso attuale di inflazione. Il carrello della spesa, invece, continua a salire a ritmi sostenuti e segna ad ottobre +6,1%, con la voce alimentari e bevande analcoliche che su base annua cresce del +6,5%, equivalente ad una maggiore spesa solo per il cibo pari a +523 euro annui per un nucleo con due figli”.

UNC: un fiasco il Trimestre anti-inflazione

«I dati definitivi dell’Istat confermano ufficialmente che l’effetto sui prezzi del Trimestre anti inflazione è stato nullo, come avevamo ampiamente previsto e annunciato – commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – Il che equivale a un fiasco, a un fallimento. Un insuccesso attestato dal fatto che rispetto a settembre, unico confronto corretto per giudicare l’iniziativa del Governo, i prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti gli stessi, con una variazione nulla (nel dato provvisorio addirittura salivano dello 0,1%)».

Fra gli interventi richiesti dall’UNC c’è la proroga del mercato tutelato dell’energia, provvedimento «a costo zero per lo Stato ma indispensabile per quei milioni di famiglie che, essendo ancora nel mercato tutelato, non sanno che pesci pigliare in un momento di prezzi energetici impazziti e instabili», prosegue Dona.

Il crollo tendenziale dell’inflazione, spiega ancora il presidente UNC, è invece «un miraggio dovuto alla matematica, visto che nell’ottobre del 2022 si era raggiunto il record dell’inflazione annua dell’11,8%, un primato che non si aveva dal marzo del 1984, e, quindi, il confronto su base annua risulta falsato. In ogni caso, resta una stangata per gli italiani. Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione a +1,7% significa comunque un aumento del costo della vita pari a 525 euro su base annua, per una coppia con 1 figlio la spesa aggiuntiva annua è pari a 457 euro».


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