Al via “Più libri più liberi”: piccola editoria migliora rispetto al resto del mercato
Continua e si consolida la crescita dei piccoli editori. Per il secondo anno chiudono i primi dieci mesi dell’anno con un doppio segno positivo, sia per numero di copie di carta vendute che per fatturato. È quanto evidenzia l’indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (AIE) presentata oggi a Più libri Più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editori, inaugurata questa mattina e in programma fino all’11 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR.
I piccoli editori registrano per il libro di carta nei canali trade (librerie, librerie online – al netto di Amazon – e grande distribuzione) andamenti opposti a quelli del mercato generale, confermando performance positive sia per fatturato (valore) che per numero di copie (volume). Nel 2016 è la grande distribuzione ad essere in sofferenza e a incidere sul trend del mercato: i primi 10 mesi dell’anno evidenziano un +0,2% a valore e un -3,2% a volume.
Se si toglie però la grande distribuzione organizzata, i dati cambiano molto:+1,9% il valore complessivo del mercato del libro di carta e -0,8% la diminuzione delle copie.
I generi in crescita negli acquisti degli italiani in questo 2016? Gli italiani prediligono quest’anno storie italiane: cresce il peso della fiction italiana e cresce (ancora) la fascia dei bambini e ragazzi. La fiction straniera, che resta comunque il genere più venduto in Italia, cala (1 libro su 4 di quelli venduti in Italia lo scorso anno apparteneva a questo genere, quest’anno la percentuale scende un po’).
Al netto della GdO, il mercato della piccola editoria si dimostra nettamente superiori alla media e anche a quelli dei grandi editori. Registrano infatti un +7,6% a valore e un +5,9% a copie (la media, lo ricordiamo è +1,9% a fatturato e -0,8% a copie). Ad esclusione del segmento bambini e ragazzi, gli altri comparti sono caratterizzati da un segno positivo. Per quanto riguarda i generi, gli italiani, con i loro acquisti, scelgono generi nuovi della piccola editoria, prediligendo nel 2016 thriller e narrativa ma anche testi per preparare esami e concorsi e testi di pedagogia e insegnamento. Nettamente meno incidono la graphic novel, gli studi culturali, I libri per bambini 0-5 anni, fiabe e filastrocche o i romanzi d’amore.
“In Italia i lettori non crescono ma maturano, differenziando i propri gusti e le proprie scelte. E, dentro la crisi, i piccoli editori sanno “differenziare la qualità”, ha sottolineato Antonio Monaco, presidente del gruppo Piccoli editori di AIE. “Sanno tirar fuori novità, segmenti, formule, specializzazioni e nicchie innovative. Per questo oggi sanno interpretare il mercato meglio dei grandi editori e crescono molto più della media del mercato”.

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