Caro energia, Parlamento Europeo: l’UE aiuti i più vulnerabili
Il Parlamento UE ha approvato un testo non legislativo con il quale chiede ulteriori misure d’emergenza per tutelare le famiglie e le imprese schiacciate dall’aumento dei prezzi dell’energia
Il Parlamento UE chiede ulteriori misure d’emergenza per alleviare la pressione sulle famiglie e le imprese europee causata dal rapido aumento dei prezzi dell’energia.
“I consumatori che non possono permettersi l’aumento delle bollette non dovrebbero vedersi tagliare l’erogazione dell’energia“, affermano i deputati in una risoluzione adottata oggi, sottolineando “la necessità di evitare sfratti per le famiglie vulnerabili che non sono in grado di pagare le bollette e i costi dell’affitto”. Inoltre – proseguono – “I consumatori dovrebbero essere maggiormente tutelati contro la sospensione o la revoca dei contratti a tariffa fissa da parte dei fornitori e contro i pre-pagamenti esorbitanti per il gas e l’elettricità”.
Il testo non legislativo è stato approvato per alzata di mano.
Energia, Parlamento UE: tassa sui proventi straordinari e price cap appropriato
Secondo i deputati – si legge nella nota del Parlamento UE – “Le imprese che hanno beneficiato di proventi straordinari devono contribuire a mitigare gli effetti negativi della crisi”. Il Parlamento sostiene, in principio, un accordo in Consiglio UE sull’introduzione di un massimale temporaneo di emergenza sui proventi ottenuti dalla vendita di energia elettrica utilizzando le cosiddette tecnologie di generazione inframarginale, come le rinnovabili, il nucleare e la lignite.
Per quanto riguarda i contributi di solidarietà per le imprese dei settori del petrolio greggio, del gas naturale, del carbone e della raffinazione, i deputati avvertono che “alcune delle più grandi società energetiche UE potrebbero non essere soggette al contributo” e chiedono che tale contributo sia progettato per evitare l’elusione fiscale. Chiedono, inoltre, alla Commissione di valutare un margine di profitto adeguato e di “compiere ulteriori passi verso l’introduzione di un’imposta sui proventi straordinari per le società energetiche che hanno beneficiato a dismisura della crisi energetica”.
Il Parlamento invita poi la Commissione a proporre un massimale appropriato di prezzo per le importazioni di gas dai gasdotti, principalmente dalla Russia. Inoltre propone un miglioramento degli strumenti dell’UE per l’acquisizione congiunta di fonti energetiche, per ridurre il costo delle importazioni.
Proventi straordinari a vantaggio dei consumatori e delle imprese
Secondo il Parlamento UE, inoltre, “le entrate derivanti dai proventi straordinari dovrebbero andare a vantaggio dei consumatori e delle imprese, in particolare per sostenere le famiglie vulnerabili e le PMI”.
“Ciò – sottolinea – dovrebbe andare di pari passo con l’innovazione e investimenti massicci nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica e nelle infrastrutture energetiche, piuttosto che incentivare le famiglie e le imprese a consumare più energia”.
I deputati invitano poi la Commissione ad “analizzare la possibilità di disaccoppiare i prezzi dell’energia elettrica da quelli del gas, a esaminare attentamente le attività degli operatori finanziari che hanno contribuito alla volatilità del prezzo del carbonio, e ad adottare misure per eliminare l’influenza del capitale speculativo sul mercato delle quote di emissioni ETS”.
Il Parlamento si dichiara, inoltre, pronto ad analizzare attentamente qualsiasi proposta di riforma del mercato dell’energia elettrica, “per avere il giusto segnale di prezzo per investire nella decarbonizzazione, per consentire ai cittadini e alle industrie di beneficiare di energia sicura, economicamente accessibile e pulita, e per affrontare la questione dei profitti sproporzionati”.