Consumi e rincari, Bitonci: al via i lavori per un accordo sui beni a prezzi calmierati
Secondo quanto annunciato dal sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, sui beni selezionati per l’iniziativa verrà apposto Un ‘bollino digitale’ con la dicitura ‘Trimestre Anti-Inflazione’
Si torna a parlare dell’accordo sul paniere di beni a prezzi calmierati. Stamattina – secondo quanto si apprende dall’Ansa – il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ha spiegato che era “in corso la riunione con gli operatori della distribuzione, alla quale seguirà quella con i produttori, per sottoscrivere un protocollo volto a offrire per un trimestre, ottobre-dicembre 2023, una serie di prodotti a uso alimentare e non, a prezzi calmierati“.
“Il protocollo, che si chiama Trimestre anti-inflazione – ha spiegato Bitonci, secondo quanto riportato dall’Ansa – vuole garantire l’accesso a prodotti essenziali al minor prezzo. Le associazioni della distribuzione e produzione potranno manifestare la loro adesione al protocollo entro il 30 settembre“.
“Un ‘bollino digitale’ con la dicitura ‘Trimestre Anti-Inflazione’ verrà apposto sui beni selezionati per l’iniziativa”, per consentire “ai consumatori di riconoscere immediatamente i prodotti il cui prezzo è stato controllato e calmierato per il trimestre”.
Beni a prezzi calmierati, UNC: sospeso il giudizio
“Sospendiamo il giudizio in attesa di avere i dettagli della proposta, anche se auspichiamo fin d’ora che qualunque iniziativa a riguardo possa partire già prima di ottobre e per una durata maggiore di tre mesi”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Diciamo subito che saremo contrari a fissare un prezzo massimo di vendita, cosa che in teoria implica la definizione di ‘calmiere’, sia perché sarebbe un prezzo di riferimento per accordi collusivi sia perché in gran parte inutile visto che da qualche mese i prezzi di alcuni prodotti, come da esempio la pasta, stanno, anche se troppo lentamente, scendendo – conclude Dona. – Sarebbe positivo, invece, se le imprese si impegnassero a vendere al loro prezzo di costo i prodotti di questo paniere o se fosse fissata una percentuale massima di ricarico, dando così finalmente una definizione di prezzo anomalo oltre la quale consentire un intervento dell’Antitrust”.
Codacons: finalmente il Governo si attiva
Più ottimista il Codacons, secondo cui il paniere di beni a prezzi calmierati “potrebbe realmente produrre vantaggi economici per le famiglie italiane”.
“Qualsiasi iniziativa tesa a far scendere i prezzi e difendere le tasche dei cittadini è ben accetta, e le critiche a simili provvedimenti sono strumentali e ideologiche e vanno ad esclusivo danno dei consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tuttavia, per rendere davvero efficace il paniere calmierato che partirà ad ottobre, è necessario che le adesioni da parte di produttori e grande distribuzione siano alte“.
“Oggi – sottolinea il Codacons – i listini degli alimentari registrano infatti aumenti medi del +11% su base annua, con ricadute da +846 euro annui a famiglia, una stangata che può essere evitata grazie ad accordi che vedano unita tutta la filiera e tutte le parti coinvolte, perché la questione dei prezzi non ha colore politico né bandiere di partito”.
Adoc: beni a prezzi calmierati un’ottima notizia
“Ottima notizia quella del paniere calmierato per tre mesi a partire da ottobre, ci auguriamo sia immediato e strutturale perché siamo di fronte a forti dinamiche speculative”, ha affermato Anna Rea, Presidente nazionale Adoc, commentando il Trimestre Anti-Inflazione.
“Il nostro invito è che si faccia al più presto quest’accordo e che tutte le società della Grande distribuzione possano aderire in segno di solidarietà. Ci auguriamo inoltre che venga esteso anche ai piccoli negozi a sostegno dei consumatori. Le condizioni per calmierare i prezzi a lungo termine ci sono – ha spiegato la Presidente Adoc – i danni dell’inflazione sono altissimi e anche i prezzi dell’energia hanno ripreso a correre, le famiglie sono sul lastrico. Ora bisogna rispondere all’emergenza”.
Adoc reitera, quindi, la richiesta al Ministro di “intervenire a sostegno dei consumatori, ormai in forte sofferenza, già prima della pausa estiva e di informare i cittadini quali sono le società della grande distribuzione che aderiranno al progetto”.