Saldi invernali

Saldi invernali

Secondo i dati Istat resi noti oggi, a dicembre la fiducia dei consumatori sale da 108,6 a 110,8.

Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori mostrano miglioramenti: il clima economico registra un incremento da 116,5 a 120,7, il clima personale cresce da 105,8 a 106,8, il clima corrente aumenta da 106,8 a 108,8 e il clima futuro passa da 110,2 a 112,2.

Per quanto riguarda i servizi di mercato, l’incremento dell’indice riflette una dinamica positiva di tutte le componenti; nel commercio al dettaglio si assiste ad un deciso miglioramento dei giudizi sulle vendite e sulle scorte di magazzino a cui si uniscono attese sulle vendite in diminuzione. Tra i circuiti distributivi analizzati, si segnala che l’aumento della fiducia è diffuso prevalentemente alla grande distribuzione.

Il commento delle associazioni

Dati tutto sommato confortanti, commenta l’Unione Nazionale Consumatori che sottolinea come “un’ulteriore caduta del clima di fiducia dei consumatori, dopo il calo di ottobre ed il crollo di novembre, avrebbe determinato una gelata sui consumi di Natale”.

Gli italiani, in particolare, se a novembre avevano bocciato la manovra del Governo, ora l’hanno rivalutata, come dimostrano i dati del giudizio e delle attese sulla situazione economica italiana. Il giudizio, in particolare, dopo essere precipitato da -57 di ottobre a -69,8 di novembre, ora, a dicembre, risale la china, portandosi a -60,5, con un rialzo di 9,3 punti”, dichiara Massimiliano Dona, presidente UNC.

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Consumi in salita sotto la spinta del Natale

Per il Codacons il miglioramento dei dati è dovuto unicamente all’ “effetto Natale”, di conseguenza l’aumento della fiducia non avrà ripercussioni concrete sui consumi.

“Dopo l’approvazione della Manovra il Governo dovrà lavorare sodo per ridare fiducia a famiglie e imprese, il cui indice appare estremamente altalenante anche a causa delle incertezze sulla tenuta dell’esecutivo e per le troppe crisi in seno alla maggioranza”, afferma Carlo Rienzi, presidente dell’associazione.

Il punto di vista degli esercenti

Dal punto di vista degli esercenti, la ripresa di dicembre non basta a cancellare l’incertezza di famiglie ed imprese. Il dato sul clima di fiducia dei consumatori segna, infatti, una lieve ripresa dopo la caduta di 4 punti tra ottobre e novembre. Nonostante questo, si colloca comunque a livelli fra i più bassi degli ultimi due anni, ad indicare che le aspettative delle famiglie sono ancora relegate in un’area se non proprio di pessimismo di forte insicurezza.

Per Confesercenti dunque, questa chiusura d’anno non porta grandi novità né grandi ventate di ottimismo, per questo si tratterà veramente di rilanciare le capacità di intervento sull’economia per creare maggiori prospettive di crescita.


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