Prezzi in rialzo, per Associazioni fondamentale fermare le speculazioni
Le Associazioni sottolineano l’importanza di combattere il fenomeno del rialzo dei prezzi dei generi di prima necessità a causa dell’epidemia Covid-19
Disinfettanti, mascherine, guanti e dispositivi di protezione individuale di ogni tipo ma anche prodotti alimentari venduti al dettaglio e all’ingrosso: sono tante le merci che, con il diffondersi dell’epidemia nel nostro Paese, hanno subito un rialzo dei prezzi quasi fuori controllo.
La spesa alimentare
Secondo i dati pubblicati dall’ISMEA, la corsa agli acquisti alimentari delle famiglie italiane di fronte all’emergenza ha fato registrare un +23% di vendite nel Supermercati e +20% nei Discount, per non parlare della impennata della spesa on line passata dall’81% dell’ultima settimana di febbraio al 97% della seconda di marzo.
Prezzi in rialzo per agrumi, carne e formaggi
L’escalation dei prezzi all’origine che, in assenza di interventi, rischia di calare come una mannaia sulla spesa degli italiani, molti dei quali ancora in attesa degli aiuti previsti, ma non ancora erogati, a milioni di famiglie senza reddito fisso.
Preoccupante appare l’incremento delle quotazioni registrato nella settimana dal 16 al 22 marzo, con le arance 0,46 Euro/Kg (+9,90% sulla settimana precedente e +48% sul 2019) limoni 0,65% euro/Kg (+8,40% sulla settimana precedente +68,10% sull’anno) con le famiglie che acquistano agrumi ricchi di vitamina C.
Aumentano sensibilmente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i prezzi dei Kiwi 1,24 euro/Kg (+32,60%) e delle pere 1,42 euro/KG (+56,50%).
Quanto alle carni il prezzo all’origine vola per i polli 1,17 euro/Kg con un + 12,50% rispetto alla settimana precedente e tra i prodotti lattiero caseari la mozzarella con 6,50 euro/Kg segna un incremento del 18,20% in una sola settimana, così come la crescenza 5,40 euro/Kg (+27,80%).
Dopo gli aumenti di febbraio appaiono stabili i prezzi degli ortaggi con l’eccezione dei pomodori serra 1,17 euro/Kg (+6,10% sulla seconda settimana di marzo e +29,60% rispetto al 2019 e del radicchio 0,59 euro/Kg (+18% settimanale).
L’azione delle associazioni dei consumatori
Sull’onda delle centinaia di segnalazioni ricevute in merito all’aumento sconsiderato dei prezzi in seguito all’epidemia da Covid 19, le associazioni dei consumatori mettono in guardia consumatori e istituzioni, portando avanti un’importante azione di segnalazione delle speculazioni su tutto il territorio nazionale.
Il Movimento Difesa del Cittadino sottolinea che il proseguimento delle misure di lockdown impongono “un potenziamento della vigilanza sui prezzi alimentari all’ingrosso ed al dettaglio per evitare pericolose speculazioni, che potrebbero aggravare le tensioni sociali già registrate a causa della crisi sanitaria”, afferma Francesco Luongo, presidente di MDC.
Assoutenti punta sulla collaborazione dei cittadini
Assoutenti ha deciso di offrire a ogni cittadino consumatore la possibilità di collaborare per individuare e segnalare alle autorità i casi più gravi sul territorio nazionale di rincari ingiustificati e portarli all’attenzione dei media e delle istituzioni.
“Di tutto quanto ci verrà segnalato – spiega Furio Truzzi, presidente di Assoutenti- daremo notizia ai media, alle istituzioni e alle autorità preposte, perché si attivino nei controlli e verifichino in particolare gli aspetti penalmente rilevanti”.
Assoutenti informerà costantemente il presidente del Consiglio Nazionale Consumatori Utenti e sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessia Morani.
“Proprio del Governo abbiamo bisogno”- conclude il Presidente di Assoutenti- “perché avvii al più presto un tavolo di raffreddamento e sterilizzazione dei prezzi dei presidi di protezione individuale, come mascherine, gel disinfettanti e generi di prima necessità, con le associazioni di categoria delle imprese produttrici e distributrici e con quelle dei consumatori. La strada da percorrere è anche quella di un’autoregolamentazione, per arginare il più possibile il ripetersi di episodi di sciacallaggio e speculazione”.