Rifiuti elettronici, Optime: anche le sigarette elettroniche vanno smaltite come i RAEE

Rifiuti elettronici, Optime: anche le sigarette elettroniche vanno smaltite come i RAEE (foto Pixabay)

Non tutti lo sanno, ma le sigarette elettroniche usa e getta sono a tutti gli effetti apparecchiature elettroniche, e pertanto devono essere soggette a tutte le normative sui RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Lo ricorda la Federazione OptimeOsservatorio per la Tutela del Mercato dell’Elettronica in Italia.

“C’è molta confusione in materia – spiega Optime – sia tra i consumatori (che sembrano non essere consapevoli di maneggiare un oggetto che va smaltito correttamente), sia tra i produttori e gli importatori, che in molti casi eludono le normative in materia, ossia l’obbligo di finanziare mediante gli eco-contributi la raccolta differenziata e il corretto trattamento dei rifiuti derivanti da queste apparecchiature”.

La Federazione ha annunciato, quindi, l’invio di diverse lettere di richiamo e informazione indirizzate ad alcuni produttori e importatori di queste apparecchiature, identificati a seguito di una prima indagine. Per Optime, inoltre, è altrettanto fondamentale un’attività educativa nei confronti dei consumatori, che – afferma – “troppo spesso abbandonano dove capita i prodotti da buttare, come fossero normali rifiuti indifferenziati, non sapendo che sono invece RAEE e che come tali devono essere conferiti presso i centri di raccolta o presso i rivenditori che mettono a disposizione i contenitori per la raccolta 1 contro 0″.

Cosa sono i RAEE e come smaltirli

I RAEE sono i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e devono essere segnalati con un marchio apposito, che – spiega un approfondimento sul sito dell’UE – indica che il prodotto non deve essere smaltito come rifiuto non selezionato ma deve essere inviato a strutture di raccolta separate per il recupero e il riciclaggio. La marcatura RAEE deve figurare su tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dell’UE.

Come smaltire, quindi, i rifiuti elettronici? Lo spiega il Centro di Coordinamento RAEE: il cittadino o consumatore deve raccogliere in modo separato le proprie apparecchiature elettriche ed elettroniche non più funzionanti o di cui si vuole liberare, conferendole gratuitamente presso il centro di raccolta del proprio Comune oppure riconsegnandole a un rivenditore di AEE secondo due modalità di ritiro: 1 contro 1 e 1 contro 0.

In particolare il ritiro 1 contro 1, disciplinato dal D.M. 65/2010, consiste nella consegna del proprio RAEE al negoziante al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente e riguarda anche gli acquisti online.

Mentre il ritiro 1 contro 0, previsto dal D.M. 121/2016, consiste nella consegna dei propri RAEE di dimensioni inferiori ai 25 cm presso i punti vendita con superfici dedicate alla vendita delle AEE superiori ai 400 mq. Il servizio è facoltativo per i punti vendita con superfici inferiori.

“I rivenditori di AEE – spiega ancora il Centro di Coordinamento – possono gestire i RAEE riconsegnati dai consumatori portandoli presso i centri di raccolta comunali convenzionati o costituendo propri luoghi di raccolta dei rifiuti elettronici, i cosiddetti luoghi di raggruppamento”.

“A questo punto i Sistemi Collettivi si occupano del recupero dei RAEE raccolti dai centri di raccolta comunali e dai luoghi di raggruppamento e del loro trasporto agli impianti di trattamento specializzati e certificati presso il CdC RAEE, che svolgono attività di riciclo e valorizzazione dei materiali per ottenere materie prime-seconde da reintrodurre in nuovi processi produttivi”.


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