Sale la bolletta elettrica, quali conseguenze per gli utenti? L'analisi delle AACC

Sale la bolletta elettrica, quali conseguenze per gli utenti? L'analisi delle AACC (foto Pixabay)

Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° luglio 2023 la bolletta dell’elettricità sale dello 0,4% nel mercato tutelato. Una “delusione” per l’Unione Nazionale Consumatori e per il Codacons.

“Data la riduzione del prezzo del Pun registrata nel secondo trimestre, rispetto a quello precedente, e del prezzo del gas nei mercati all’ingrosso, speravamo in un ribasso. Invece arriva un aumento che, per quanto minimo, scatta proprio ora che, per via dell’accensione dei condizionatori, si registrano i picchi dei consumi elettrici. Insomma, una pessima notizia”, afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il +0,4% significa spendere appena 3 euro in più su base annua, 2,70 per la precisione, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) è molto alta, pari a 644 euro, che sommati ai 1280 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 1924 euro.

“Inoltre- spiega ancora l’UNC – se il prezzo della luce sale solo dello 0,4% rispetto a quello attuale, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con il periodo luglio – settembre 2020, il rialzo è astronomico: +43,6%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagano 159 euro in più, +33 per cento”.

Bolletta elettrica a +0,4%, il parere del Codacons

Analogo il parere del Codacons. “Non possiamo che essere delusi dall’incremento delle tariffe che, seppur di modesta entità, arriva nel momento peggiore per gli italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – La crescita delle bollette dello 0,4% equivale ad una maggiore spesa da +2,6 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe attuali, ma occorre tenere presente che nei mesi caldi le famiglie fanno maggiore uso di elettrodomestici che consumano parecchia elettricità. L’impatto della decisione di Arera sulle tasche dei consumatori che rientrano ancora nel mercato tutelato sarà quindi decisamente più elevato”.

 

Bolletta elettrica (foto Pixabay)
Bolletta elettrica (foto Pixabay)

 

“Ma le brutte notizie potrebbero arrivare anche per chi è passato al mercato libero“, afferma il Codacons, ricordando che “il prossimo 30 giugno scadrà il blocco alle modifiche unilaterali dei contratti di energia elettrica e gas, ossia la norma introdotta dal Dl aiuti Bis che vietava alle società fornitrici di luce e gas sul mercato libero di modificare le condizioni contrattuali concordate con i clienti, a meno che l’offerta sottoscritta inizialmente non sia scaduta. Un cambiamento che potrebbe comportare ripercussioni economiche negative per le famiglie che hanno contratti attivi sul mercato libero dell’energia”.

Federconsumatori: pesa la reintroduzione degli oneri di sistema

In base all’aggiornamento comunicato da ARERA, Federconsumatori calcola che “la spesa, lentamente, si riporta quasi ai livelli dello scorso anno, complice anche la reintroduzione in bolletta degli oneri di sistema a partire dal 1° aprile, senza la quale la bolletta sarebbe stata decisamente più leggera”.

“La riduzione, ricordiamo, è per i clienti sul mercato tutelato, per chi è sul mercato libero la penalizzazione sarà ancora più forte: dovrà far fronte alla reintroduzione degli oneri di sistema e, magari, se ha sottoscritto offerte a prezzo bloccato, continuare a pagare tariffe ben più elevate – spiega l’associazione. – Un problema che abbiamo evidenziato proprio stamattina, nell’ambito del convegno organizzato da Federconsumatori sulla regolazione del mercato dell’energia, mettendo in luce come il mercato libero si ancora troppo carente di trasparenza e competitività“.

“È necessario un piano di politica energetica che preveda, nell’immediato, sostegni alle famiglie vulnerabili, lotta alla povertà energetica, aiuto a tutti quei nuclei che hanno difficoltà a pagare le bollette e sono costretti a rinunce sempre più severe; nel medio-lungo periodo un disegno di transizione, investimenti, sviluppo, che consenta di abbracciare la sostenibilità e allo stesso tempo di determinare un prezzo equo per i cittadini”, afferma l’associazione.

“Il primo passo per avviare tale percorso è aprire con urgenza un tavolo di confronto con le Associazioni dei Consumatori, in cui avviare una profonda revisione degli oneri di sistema (su cui ancora gravano voci obsolete e ingiustificate), nonché predisporre misure adeguate a sostenere le famiglie in maggiore difficoltà, prevedendo una garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, nonché un Fondo contro la povertà energetica. Tali interventi – conclude – possono essere finanziati attraverso una adeguata tassazione degli extraprofitti realizzati dalle società energetiche e dalle multiutilities, ma non solo”.


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