
Cresce la tendenza ad acquistare prodotti tipici come souvenir
Vacanze finite, per 4 italiani su 10 il souvenir si porta in tavola
Per attutire il colpo della fine delle vacanze, il 42% dei vacanzieri ha scelto di portarsi a casa almeno un prodotto tipico delle zone dove ha trascorso le ferie
Per i 39 milioni di italiani che hanno passato le proprie ferie fuori casa, è tempo di tornare alla vita di tutti giorni. A consolare per la fine della vacanza restano i ricordi dello svago , la bellezza delle città visitate e, perché no, i sapori della tavola gustati durante il soggiorno.
Vino, formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva, ma va forte anche il “ricordo virtuale” con quasi un vacanziere su due (49%) che scatta food selfie per immortalare i cibi che ha mangiato al ristorante o preparato in cucina per inviarlo a conoscenti o postarlo sui social.

Secondo un sondaggio di Coldiretti, infatti, il 42% dei vacanzieri ha scelto di portarsi a casa almeno un prodotto tipico delle zone dove ha trascorso le ferie.
Il crescente interesse verso l’alimentazione spinge verso l’acquisto di prodotti tipici nel tentativo di tornare più gradualmente nella routine.
L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati, feste e sagre di ogni tipo.
Tre turisti su quattro (75%) in vacanza nel Belpaese – precisa la Coldiretti – hanno deciso di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità.
Il risultato è che il cibo è diventata la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato nel 2019 in circa 30 miliardi all’anno, il massimo storico di sempre, secondo stime della Coldiretti.

Scrive per noi

- Non sono una nativa digitale ma ho imparato in fretta. Social e tendenze online non smettono mai di stuzzicare la mia curiosità, con un occhio sempre vigile su rischi e pericoli che possono nascondersi nella rete. Una laurea in comunicazione e una in cooperazione internazionale sono la base della mia formazione. Help Consumatori è "casa mia" fin dal praticantato da giornalista, iniziato nel lontano 2012.
Tech2020.08.21Tech – economy: l’evoluzione tecnologica nella storia e la rivoluzione economica nei rapporti commerciali
aaa_Secondo_Piano2020.07.31Antitrust, chiuse positivamente le moral suasion per la sospensione dei mutui
Top news2020.07.30Etichettatura a batteria, via libera da Bruxelles al sistema italiano
aaa_Secondo_Piano2020.07.30Prendere il sole senza rischi, 7 consigli per evitare spiacevoli sorprese in vacanza