Mondo Convenienza, Consumatori: bene la multa Antitrust (Foto Pixabay)

Mondo Convenienza ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori”. Le infrazioni sanzionate dall’Antitrust con una multa da 3 milioni e 200 mila euro “riguardano un’importante fase del rapporto di consumo ovvero l’esatta esecuzione del contratto di compravendita; in particolare la consegna completa e corretta del bene acquistato, la prestazione del servizio di assistenza post-vendita, il rimborso in caso di recesso e la previsione di misure compensative per i disagi subiti dai consumatori”.

Con queste parole l’Antitrust ha annunciato la sanzione alla società titolare del marchio Mondo Convenienza, provvedimento accolto con favore dalle associazioni dei consumatori che ricordano i diritti dei clienti in ogni fase del processo di acquisto.

 

Mondo Convenienza, maxi sanzione di 3 milioni e 200 mila euro dall’Antitrust (Foto Pixabay)

 

I Consumatori: disservizi segnalati da tempo, bene la multa Antitrust

“Da tempo i consumatori segnalavano disservizi legati alle fasi post-vendita di mobili e arredi acquistati presso i negozi del marchio Mondo Convenienza – ha commentato il Codacons – Criticità e segnalazioni in crescita anche come conseguenza della forte diffusione dei punti vendita del brand sul territorio italiano, e che riguardavano ritardi nelle consegne dei mobili, prodotti difettosi, consegne incomplete o diverse da quelle oggetto di contratto. Con la multa odierna l’Antitrust ha sanzionato una serie di comportamenti scorretti a danno dei consumatori, a dimostrazione dell’importanza della fase post-vendita sulla quale le aziende operanti in Italia devono impegnarsi e investire di più per garantire la soddisfazione dei consumatori, oltre che il rispetto dei diritti degli utenti”.

Di ottima notizia parla il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona.

«Il prodotto deve essere sempre conforme a quello richiesto dal consumatore ed è fondamentale che l’acquirente, in caso di difetti o problemi, sia prontamente assistito, ad esempio sostituendo subito il prodotto non corrispondente all’ordine – spiega Dona – I diritti sulla garanzia di conformità sono sacrosanti e non possono in alcun modo essere ostacolati, con scuse varie e arrampicandosi sugli specchi. Lo stesso vale per il rimborso in caso di recesso».

“Ci aspettiamo il rimborso”

«Abbiamo preso parte all’istruttoria dell’Autorità dando voce ai consumatori danneggiati – ha detto Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e siamo soddisfatti della sanzione. Alla luce della condotta della società ci aspettiamo ora il rimborso dei consumatori per i danni ed i disagi subiti».

«La sanzione di oltre 3 milioni di euro rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro le pratiche commerciali sleali ed è un chiaro monito per tutte le aziende: il rispetto dei consumatori non è negoziabile quando si parla di garantire giustizia ed equità nel mercato – così in una nota Martina Donini, presidente nazionale Udicon – Questa sanzione rappresenta una risposta decisa a una serie di comportamenti scorretti da parte dell’azienda, che ha compromesso l’esperienza di acquisto dei consumatori».

“Nei mesi scorsi avevamo presentato un esposto all’Autorità per la concorrenza a seguito di numerose segnalazioni dei consumatori raccolte in Sardegna, dove si denunciavano ritardi nelle consegne dei prodotti acquistati, mobili che arrivavano a casa incompleti o difettosi, mancato rispetto dei contratti e difficoltà sul fronte dell’assistenza postvendita – spiega il presidente di Adiconsum Sardegna Giorgio Vargiu – L’Antitrust ha oggi accolto la nostra segnalazione, sanzionando Mondo Convenienza con 3,2 milioni di euro per pratiche scorrette a danno dei propri clienti”.

Federconsumatori: ecco cosa fare in casi simili

Ma cosa devono fare i consumatori se ci sono problemi in caso di acquisto di mobili? Qualche consiglio viene da Federconsumatori.

L’associazione ricorda che in caso di mobili difettosi, il Codice del consumo prevede che il venditore è responsabile verso il consumatore per ogni difetto di conformità che sussiste al momento in cui il bene viene consegnato. Il consumatore, verificato il difetto, può chiedere la riparazione o la sostituzione dei mobili, senza dover sostenere costi aggiuntivi; o una adeguata riduzione del prezzo di vendita; o risolvere il contratto restituendo i mobili e chiedendo la restituzione del prezzo pagato.

In caso di ritardo nella consegna dei mobili, il cliente deve sollecitare il venditore a effettuare la consegna entro un termine supplementare contattando la controparte e inviando un sollecito tramite pec o raccomandata a.r.. Se, dopo tale sollecito, la merce non viene consegnata entro il termine stabilito il cliente è legittimato a risolvere il contratto.

In caso di mobili incompleti, è opportuno controllare, al momento della consegna, il documento di trasporto confrontandolo con l’ordine, per verificare che non manchi nulla. Se manca qualche pezzo, è necessario segnalarlo immediatamente sulla ricevuta di consegna o bolla di trasporto. È utile fotografare l’apertura del pacco e annotare sulla ricevuta di consegna tutte le eventuali difformità e mancanze. Le difformità devono essere annotate sui documenti di consegna e sottoscritte anche da chi ha effettuato la consegna: rappresentano, infatti, delle prove importanti per far valere i propri diritti attraverso un reclamo formale.


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