Benzinai in sciopero da domani. UNC:" Pronti a denuncia per violazioni"

Benzinai in sciopero da domani. UNC:" Pronti a denuncia per violazioni" (Foto Pixabay)

È confermato lo sciopero dei benzinai, dalle 19:00 di domani, martedì 24 gennaio, alle 19.00 di giovedì 26 gennaio sulla rete ordinaria e in autostrada dalle 22:00 di domani alle 22.00 di giovedì 26 gennaio.

“Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti”: questa la motivazione indicata nell’avviso di FAIB – FEGICA – FIGISC/ANISA.

Sciopero benzinai, UNC: Pronti a denuncia per violazioni sciopero

Resta critica l’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “la lobby dei benzinai ha già vinto, visto che il Governo, dopo aver partorito un topolino, si è già rimangiato il decreto, riducendo le multe dai 516 euro attuali al ridicolo balzello di 200 euro. Il fatto che i benzinai non abbiano revocato lo sciopero è solo perché, avendo capito la debolezza del Governo, possono ottenere passi indietro ulteriori, magari persino su pompe bianche e grande distribuzione. È questo, temiamo, che si nasconde dietro espressioni tipo veri problemi del settore o confronto di merito”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Invitiamo il Governo a tornare al testo pubblicato in Gazzetta e a non rimangiarsi quanto ha deciso meno di 10 giorni fa, un’inversione a U a dir poco imbarazzante – prosegue Dona. – In ogni caso siamo pronti a denunciare alla Commissione garanzia sciopero ogni violazione della regolamentazione del settore e invitiamo il Governo a sollecitare gli interventi dei Prefetti e dei Governatori”. Dona spiega, quindi, che “Secondo la vigente regolamentazione, infatti, sulla rete ordinaria deve essere mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50 % degli esercizi aperti nei giorni festivi. L’individuazione di tali stazioni deve essere effettuata dal Prefetto. Per la rete autostradale, invece, devono rimanere aperte in misura non inferiore ad una ogni cento chilometri. Le stazioni di servizio di cui è comandata l’apertura, deve essere effettuata dai Presidenti delle Regioni”.

“Il Governo solleciti quindi, queste istituzioni ai loro doveri – conclude Dona -. Infine, se la situazione in Umbria dovesse peggiorare, l’agitazione andrebbe immediatamente sospesa”.

 

Sciopero benzinai
Sciopero benzinai

 

Codacons: denunciamo i gestori per interruzione di pubblico servizio

Sullo sciopero dei benzinai incombe, intanto, una denuncia del Codacons alla Procura della Repubblica di Roma “per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio“. Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, che deposita oggi stesso un formale esposto alla magistratura.

“Sospendere in modo totale il servizio per 48 ore, sulla rete urbana e sulle autostrade, sia per la modalità servito che per il self service, rappresenta una decisione gravissima che va oltre uno sciopero di categoria e creerà enormi e ingiustificati danni al paese e ai cittadini – spiega il Codacons – Uno sciopero che appare ancor più immotivato e sbagliato se si considera che il Governo, su richiesta degli stessi benzinai, ha annacquato il decreto trasparenza, eliminando l’obbligo di indicazione giornaliera dei prezzi medi e riducendo drasticamente le sanzioni per i distributori scorretti”.

“Dopo aver ottenuto, con le nostre denunce, l’apertura di indagini da parte di Antitrust, Guardia di Finanza e Procure di tutta Italia in relazione alle anomalie dei listini dei carburanti – conclude il Codacons – ci vediamo costretti ad intervenire nuovamente a livello legale per tutelare i diritti dei consumatori. Per questo ci rivolgiamo alla magistratura, affinché accerti se la protesta dei benzinai, per la durata e per le abnormi modalità di attuazione, possa configurare possibili reati come l’interruzione di pubblico servizio“.


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