Carburante, Mimit alleggerisce le misure. UNC: "Una presa in giro per i consumatori"

Carburante, Mimit alleggerisce le misure. UNC: "Una presa in giro per i consumatori" (foto Pixabay)

Carburante, Mimit alleggerisce le misure. UNC: “Una presa in giro per i consumatori”

Il Ministro Urso ha presentato le modifiche al decreto trasparenza: l’obbligo di comunicazione dei prezzi della benzina sarà settimanale (e non giornaliero) e ad ogni variazione del prezzo. Inoltre la chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni. Le sanzioni saranno da un minimo di 200 a un massimo di 800

Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha proseguito oggi il confronto già avviato del tavolo con i rappresentanti delle associazioni di categoria dei distributori di carburante, che intanto hanno confermato lo sciopero del 25 e 26 gennaio.

“Il Ministro – si legge in una nota del Ministero – nel confermare che sarà mantenuto nel decreto l’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, venendo incontro alle diverse richieste delle categorie, ha presentato una serie di modifiche per raggiungere l’obiettivo della trasparenza per i consumatori senza tuttavia gravare sui costi per le categorie che offrono un servizio importante per il Paese e verso il quale vi è unanime riconoscimento per il ruolo svolto anche nei momenti più difficili, come ad esempio durante la pandemia”.

“Il Governo- prosegue – nel pieno rispetto del ruolo che il Parlamento assolve, ha deciso di posporre l’emanazione del decreto ministeriale, che definirà le modalità di comunicazione e di esposizione dei prezzi, entro 10 giorni dalla conversione del decreto legge”.

Carburante, le modifiche al decreto trasparenza

Tra le modifiche apportate – si legge nella nota – viene stabilito che l’obbligo di comunicazione sarà settimanale (e non più giornaliero) e ad ogni variazione del prezzo. La chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni (e non più dopo tre violazioni senza limiti temporali anche non consecutivi).  L’eventuale chiusura potrà essere decisa da 1 a 30 giorni (prima la previsione era da 7 a 90 giorni).

Per quanto riguarda le sanzioni per omessa comunicazione, queste saranno da un minimo di 200 a un massimo di 800 a seconda del fatturato dell’impianto (prima raggiungevano i 6000 euro). Inoltre è prevista l’istituzione di una APP del  Ministero gratuita, che consentirà di conoscere il prezzo medio regionale e, con la geolocalizzazione, anche il prezzo praticato da ciascun distributore nel perimetro desiderato.

“Con queste modifiche – afferma il Ministero – si afferma il principio della massima trasparenza, si mettono i consumatori in condizione di conoscere il prezzo medio e anche quello praticato da ciascun distributore. Si facilità così l’attività dei gestori, semplificando le procedure di comunicazione e rendendo più commisurate le eventuali sanzioni“.

Il ministro Urso ha infine confermato “che il tavolo tecnico insediato da qualche giorno continuerà ad operare fino al completo riordino del settore, che necessita di diversi interventi anche in vista della transizione green per la quale è chiamato a svolgere un ruolo significativo”.

UNC: nessun cambiamento rispetto alla normativa vigente

Per l’Unione Nazionale Consumatori si tratta di una “presa in giro per i consumatori”: “In pratica non c’è alcun cambiamento rispetto alla normativa vigente e, comunque, nessun inasprimento delle pene”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“La comunicazione settimanale e ad ogni variazione di prezzo è esattamente quanto già previsto dalla normativa vigente, ossia dal DM 15 ottobre 2010. Quanto alle multe, vengono addirittura più che dimezzate, scendendo dai vigenti 516 euro a 200 euro, mentre la sospensione dell’attività diventa una farsa, visto che nessuno al mondo sarà così stolto da fare 4 omissioni in appena 60 giorni” conclude Dona.


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