Sul fronte dei carburanti si sta alimentando un “circuito abbastanza vizioso”: da una parte i consumi sono in netta diminuzione e dall’altra i prezzi al dettaglio sono in continuo aumento. Più il prezzo aumenterà, più i consumi caleranno e viceversa.
Secondo i dati pubblicati dall’Unione Petrolifera, a gennaio 2012, i consumi di carburante in Italia si sono fermati a circa 5,4 milioni di tonnellate, il 5,9% in meno rispetto a gennaio 2011. In diminuzione del 3,4% anche il consumo di gasolio. 
Sul fronte dei prezzi, proprio oggi Staffetta Quotidiana ha evidenziato il costo elevato della benzina verde, che in ben 10 regioni italiane (Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria) ha ormai superato 1,8 euro al litro. Secondo Quotidiano Energia, inoltre, la media nazionale ha addirittura oltrepassato questa stessa cifra, raggiungendo picchi di 1,88 euro/litro nel Centro Italia.
Secondo Asso-Consum il prezzo raggiunto dai carburanti non può non avere conseguenze su prezzi e tariffe: l’aumento della benzina si tradurrà in un aggravio pari a +735 euro annui tra costi diretti e indiretti, mentre quello del gasolio provocherà rincari di 219 euro annui solo nel settore alimentare. “Si tratta con ogni evidenza di una situazione che le famiglie italiane, già duramente colpite dalla crisi economica, non possono sopportare. Asso-Consum auspica che si intervenga quanto prima per risolvere la questione, provvedendo a bloccare ulteriori rialzi e attuando liberalizzazioni più incisive per aumentare la concorrenza nel settore.


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