Nella polemica sempre più aspra, sul caro-carburante si inserisce un altro elemento: alcuni istituti di credito non rispettano la normativa che prevede la gratuità delle transazioni fatte con carte di pagamento presso gli impianti di distribuzione carburanti, per spese inferiori ai 100 euro.
E’ grave ed inaccettabile  che banche di primaria importanza a livello nazionale si sottraggano ai doveri espressamente sanciti dallo Stato”. E’ quanto adenuncia il presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi: “Si tratta di un comportamento scorretto nei confronti di gestori che si sono visti comunicare, con decisione unilaterale, l’interruzione del servizio e la recessione dal contratto, non permettendo così a loro ed alla clientela di usufruire dell’agevolazione prevista dal decreto sulle liberalizzazioni. Le banche – conclude Landi – tentano  di far rientrare dalla finestra quello che il Governo ha fatto uscire dalla porta, ma facendo questo violano di fatto una normativa. Per questo, chiediamo all’Abi di intervenire al fine di evitare che questi comportamenti continuino in un momento già drammatico per le imprese e per i cittadini”.
 
 


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