Carburanti, non c’è tregua: benzina e diesel servito sopra i 2 euro al litro (Foto Pixabay)

Salgono ancora i prezzi dei carburanti. La benzina servito e il diesel servito superano i 2 euro al litro. La media nazionale dei prezzi della benzina in self service, spiega Staffetta quotidiana, supera quota 1,96 euro/litro, livello raggiunto l’ultima volta il 22 luglio 2022 (quando però era in vigore lo sconto sull’accisa di 30 centesimi); quella del gasolio è a un passo da 1,87 euro/litro, praticamente al livello di inizio anno ma non ancora al picco del 2023 toccato il 30 gennaio scorso a 1,92 euro/litro. Sul servito la verde è a 2,1 euro, il diesel poco sopra i 2 euro/litro. Il metano servito è a 1,396 euro/kg (invariato), il Gnl a 1,259 euro/kg (+9).

Sulle autostrade, prosegue Staffetta, i prezzi sono per benzina self service 2,029 euro/litro (servito 2,278), per gasolio self service 1,949 euro/litro (servito 2,206); Gpl 0,846 euro/litro, metano 1,528 euro/kg, Gnl 1,266 euro/kg.

Federconsumatori: nessuna tregua per gli automobilisti

Non trovano tregua gli automobilisti: continuano a salire i prezzi dei carburanti, segnando, per la benzina, quota 2,10 euro al servito e 1,966 euro al self”, riprende Federconsumatori che denuncia “livelli eccessivi e ingiustificati”.

Per l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, “tenendo conto sia dell’andamento del mercato petrolifero che del cambio euro/dollaro, ad oggi sul prezzo della benzina gravano ben 12 centesimi di troppo, che fanno salire il prezzo oltre il dovuto”.

Tutto questo si traduce per una famiglia in un aggravo sul pieno di carburante di 144 euro l’anno (con una media di due pieni di benzina al mese, però), cui si aggiungono quasi 120 euro di ricadute annue indirette dovute all’aumento dei prezzi di beni e servizi (l’86% dei beni è trasportato su gomma).

“Un andamento inaccettabile – commenta Federconsumatori – su cui è necessario che il Governo intervenga tempestivamente e con maggiore determinazione, soprattutto nel contrasto ai fenomeni speculativi, ancor più intollerabili vista la precaria situazione in cui si trovano molte famiglie. Queste ultime, infatti, questo autunno tra materiale scolastico, bollette e riscaldamento dovranno far fronte a una stangata di 2.924,70 euro, a cui si aggiungono, appunto, carburanti e alimentazione”.


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