Lettino, sdraio, ombrellone, cabina, costume e perfino la crema solare. Quest’anno per andare al mare tocca fare i conti con gli aumenti che, per par condicio, non hanno ‘risparmiato’ nulla. Secondo il Codacons, che ha elaborato le prime previsioni relative a prezzi e tariffe di beni e servizi legati alle villeggiature dei cittadini, alla base degli aumenti c’è, in primo luogo, il caro-benzina, che produce maggiori costi in tutti i settori i quali, alla fine della fiera, vengono scaricati sui consumatori finali. Ma ad incidere è anche la maggiore pressione fiscale – dall’aumento dell’Iva alle nuove tasse – che determina un inevitabile incremento di spese, prezzi e tariffe.“Una giornata al mare, comprensiva di spostamenti in automobile, affitto di lettino e ombrellone e consumazioni alimentari, costerà quest’anno mediamente il 15% in più rispetto al 2011 – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che allo stato attuale solo per la benzina occorre spendere oggi il 20% in più rispetto allo scorso anno. Non andrà meglio a chi deciderà di trascorrere le vacanze all’estero: per mete come Maldive o Messico si potrà arrivare a pagare fino a 50 euro in più a passeggero solo per l’incidenza dei carburanti”.
Per visualizzare tutti gli aumenti, compresi tra il 2,7% e il 10%, è possibile cliccare qui.


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