Al via "La farmacia che vorrei", un progetto promosso da Cittadinanzattiva Lombardia

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Di fronte alla carenza di alcuni importanti farmaci salvavita in Italia, l’Aifa “se ne lava le mani” e si limita a produrre l’elenco dei medicinali irreperibili, senza adottare alcuna misura utile a tutela della salute pubblica.

Lo denuncia il Codacons, che rende nota la risposta dell’Agenzia all’istanza presentata nei giorni scorsi dall’associazione dei consumatori assieme alle organizzazioni di Intesa 4.0 (Articolo32, Adusbef e Assoconsum).

Carenza farmaci
Carenza farmaci

Nello specifico nel mirino dei consumatori erano finiti il farmaco Sinemet (contenente i principi attivi carbidopa e levodopa) utilizzato per il trattamento della sintomatologia connessa a Parkinson e sindrome parkinsoniana, e il farmaco Capecitabina, antitumorale impiegato per il trattamento di alcune neoplasie, in particolare per tumori quali il carcinoma del colon, il carcinoma del colon-retto metastatico, il carcinoma gastrico od il carcinoma della mammella.

“Entrambi i medicinali – denunciavano le associazioni di Intesa 4.0 – risultano sempre più introvabili nelle farmacie italiane, con evidenti conseguenze negative per i pazienti che ne fanno uso”.

Oggi arriva la risposta ufficiale dell’Aifa che, in una nota, informa che “può ancora registrarsi una discontinuità delle disponibilità nelle singole rivendite, legata all’elevata richiesta generata a seguito del precedente stato di carenza”. Nessun provvedimento viene illustrato circa le misure adottate dall’Agenzia per far porre fine alla carenza di medicinali salvavita sul territorio.

Per tale motivo il Codacons ha deciso di diffidare Aifa e Ministero della salute affinché revochino le autorizzazioni di legge alle aziende farmaceutiche responsabili di tale situazione, e diano ordine all’Istituto farmaceutico Militare delle forze armate di produrre i farmaci salvavita per i quali si registrino difficoltà di reperimento nelle farmacie italiane.


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Scrive per noi

Elena Leoparco
Elena Leoparco
Non sono una nativa digitale ma ho imparato in fretta. Social e tendenze online non smettono mai di stuzzicare la mia curiosità, con un occhio sempre vigile su rischi e pericoli che possono nascondersi nella rete. Una laurea in comunicazione e una in cooperazione internazionale sono la base della mia formazione. Help Consumatori è "casa mia" fin dal praticantato da giornalista, iniziato nel lontano 2012.

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