Sanremo e i disservizi sul televoto (Foto di Pexels da Pixabay)

Sanremo chiude con la polemica sul televoto. E dopo le difficoltà tecniche riscontrate da molti spettatori nell’ultima serata del Festival, il Codacons ha annunciato un’istanza all’Autorità per le comunicazioni (Agcom), alla stessa Rai e al Mimit, mentre anche Assoutenti chiede chiarimenti alla Rai sul caos del televoto.

La notizia sul “dirottamento dei voti” è ormai sulla bocca di tutti. Il rapper napoletano Geolier aveva raccolto il 60% delle preferenze del pubblico a casa, contro il 16,1% di Angelina Mango, che nella classifica finale l’ha spuntata con il 40,3% a fronte del 25,2% complessivo del rapper.

Nel corso della serata, inoltre, sono emerse anomalie legate al televoto: pare che anche alcuni artisti in gara abbiano segnalato dei problemi tecnici ma la risposta Rai è stata chiara: “Il televoto sta funzionando regolarmente: abbiamo parlato con referenti di Telecom presenti qui e con i notai”. (Fonte: Ansa).

Televoto a Sanremo, Codacons: la Rai dovrà fornire tutti i dati

Codacons e Assoutenti chiedono però alla Rai di fare chiarezza.

“La Rai dovrà fornire tutti i dati circa i voti espressi dal pubblico attraverso il televoto e quelli dei singoli componenti delle giurie della sala stampa e delle radio”, scrive il Codacons, che ha presentato infatti un’istanza d’accesso alla Rai che comprende anche la richiesta di dati sui voti non raccolti per disservizi tecnici.

Assoutenti: tavolo di confronto con i Consumatori

La richiesta di chiarimenti arriva anche da Assoutenti.

Spiega il presidente Gabriele Melluso: “Ciò che è certo è che ogni anno il televoto di Sanremo, così come quello utilizzato da altri programmi televisivi molto seguiti dal pubblico, è al centro di polemiche e contestazioni: per questo proponiamo alla Rai l’apertura di un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori, volto a studiare già dalla prossima edizione del Festival nuovi sistemi di votazione alternativi al televoto che siano più equi e in grado di garantire maggiore trasparenza al pubblico”.

Secondo l’associazione, fra i disservizi ci sono quelli degli utenti che non sanno se il loro voto sia andato a buon fine e di altri che invece non si ritrovano la decurtazione di 0,50 euro del voto via sms.

A fronte della enorme spesa sostenuta dai cittadini per televotare da casa il proprio artista preferito, è necessario dunque garantire massima chiarezza e trasparenza, nell’interesse di tutte le parti coinvolte, a partire da artisti e Rai.

di Aurora Cusumano


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