Caro latte, i rincari nel carrello della spesa (fonte foto: pixabay)

Nel carrello della spesa spicca il caro latte (e formaggi). L’allarme è stato lanciato qualche giorno da Granarolo e Lactalis che hanno avvertito: si rischia che il costo del latte arrivi a fino anno a oltre 2 euro al litro. Fermo restando che nella vendita al dettaglio già ci sono prodotti che hanno raggiunto e superato i 2 euro al litro, un’analisi dei prezzi di latte e formaggi fatta da Federconsumatori restituisce una raffica di rincari. I costi di energia e mangimi alimentari, spiega l’associazione, hanno fatto schizzare alle stelle il prezzo del latte che in media è aumentato del +6,59% rispetto al 2021. In generale i prodotti lattiero caseari segnano un aumento dei quasi l’8%.

Caro latte e prezzi alle stelle

Sui rialzi, riepiloga Federconsumatori, pesano soprattutto gli aumenti dell’energia, insieme alla crescita del costo dei prodotti alla base dell’alimentazione animale (su cui incide negativamente anche la siccità), nonché il forte rincaro del packaging, con carta e plastica in aumento costante da mesi. Il caro latte investe tutta la filiera, con un aumento del prezzo alla stalla e difficoltà nel settore zootecnico. Certo è che al consumatore finale arrivano i risultati: i rincari sul litro di latte e sui vari prodotti lattiero caseari.

Tra i banconi del supermercato, dice Federconsumatori, il costo del latte è cresciuto rispetto al 2021 del +6,59%. Se invece guardiamo nel complesso al costo dei prodotti del settore lattiero-caseario, è aumentato rispetto allo scorso anno del +7,9%.

 

 

(foto pixabay)

 

Latte e formaggi, i prezzi e i rincari

Federconsumatori ha analizzato i rincari su latte e formaggi mettendo a confronto i prezzi del 2021 e di quest’anno.

In media 1 litro di latte intero è passato da 1,69 euro del 2021 a 1,84 euro di quest’anno con un aumento di quasi il 9%. 1 litro di latte parzialmente scremato passa da 1,72 euro a 1,82 euro (quasi il 6% in più). 1 litro di latte a lunga conservazione costa in media quest’anno 1,74 euro (contro 1,62 del 2021: oltre il 7% in più). Il latte senza lattosio passa da 1,79 a 1,89 euro al litro (oltre il 5% in più).

Ci sono rincari sulla mozzarella in tutte le varianti, compresa quella senza lattosio e quella di bufala (rincari compresi fra il 7% e l’8%). La ricotta aumenta di quasi il 5%. Lo yogurt rincara di quasi l’8%.

I rincari “record”, prosegue Federconsumatori, riguardano la robiola senza lattosio (+18,29%) e la robiola (+16,78%). Notevole anche l’aumento del parmigiano reggiano al pezzo (+15,28%), oltre a quello grattugiato (+13,70%). Lo stracchino rincara del 10,37%. I prodotti senza lattosio riportano costi ancora alti rispetto agli equivalenti e costano in media oltre l’11% in più.

«Di fronte a questa situazione la difficoltà delle famiglie cresce ogni giorno, tanto da condurle a modifiche nelle proprie abitudini di consumo, se non a delle vere e proprie rinunce – denuncia Federconsumatori – Ecco perché si rende sempre più urgente e necessario un intervento del Governo teso, da un lato, a sostenere le famiglie che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà, dall’altro, a rimodulare, temporaneamente, l’aliquota IVA sui beni primari, azzerandola del tutto».

La proposta di Federconsumatori è quella di una revisione delle aliquote. Nel dettaglio, l’associazione chiede l’azzeramento su pane, pasta e cereali, latte, formaggi, uova, frutta e verdura e un’aliquota del 4% su carne e pesce. In questo modo una famiglia media risparmierebbe oltre 530 euro l’anno.


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