Filiera agroalimentare, Testori Coggi ne parla su ‘Consumi, Diritti e Mercato’
Il 6 maggio 2013 la Commissione Europea ha adottato un pacchetto composto da quattro proposte legislative finalizzate a semplificare e rafforzare la regolamentazione della filiera agroalimentare in Europa, con il fine ultimo di garantire più efficacemente la salute delle piante e degli animali, e quindi una maggiore sicurezza nella filiera agroalimentare. Nell’ultimo numero della newsletter Consumi, Diritti e Mercato, Paola Testori Coggi – Direttore generale presso la Direzione Generale per la Salute e i Consumatori della Commissione Europea – analizza l’impatto delle norme che “semplificano e ridefiniscono le norme per quattro ambiti chiave della catena agro-alimentare”.
Dalla salute animale alla salute delle piante al materiale riproduttivo vegetale alla sicurezza della filiera agroalimentare, la Testori Coggi si sofferma sugli obiettivi concreti delle quattro proposte.
In materia di salute animale, le disposizioni legislative renderanno più competitivi i nostri allevatori, migliorando gli strumenti per la lotta contro le malattie. Diminuiranno inoltre le incombenze amministrative gravanti su operatori e autorità competenti. Le nuove regole consentiranno altresì d’introdurre norme e requisiti conformi agli standard internazionali, che tengano conto al tempo stesso delle peculiarità locali, delle specificità settoriali e del cambiamento climatico.
In materia di salute delle piante, le nuove regole rafforzeranno la capacità degli Stati Membri di prevenire l’ingresso nel proprio territorio di organismi nocivi per le piante e consentiranno una migliore reazione ai focolai. La semplificazione dei movimenti delle piante all’interno dell’Unione Europea attraverso l’armonizzazione legislativa e la semplificazione dei passaporti per le piante aiuteranno a ridurre gli oneri amministrativi.
Per quanto riguarda il materiale riproduttivo vegetale, la proposta della Commissione mantiene l’obiettivo di garantirne la libera circolazione assicurando al contempo la sua sanità, qualità e identità. Il tutto, attraverso un quadro normativo più semplice, razionale e accessibile. Sarà garantita una maggiore conformità con gli obiettivi europei in materia di agricoltura sostenibile, protezione della biodiversità e cambiamento climatico.
Infine, per ciò che concerne le regole proposte dalla Commissione sui controlli ufficiali, lo scopo è di consentire agli Stati membri di svolgere più efficacemente i controlli necessari per verificare che gli operatori della filiera agroalimentare si conformino alle norme applicabili. Ciò permetterà di ridurre i rischi per la salute (umana, degli animali, delle piante) e di combattere la frode alimentare. In materia di lotta antifrode, si richiede, in particolare, che i piani di controllo nazionali includano controlli specifici diretti a identificare violazioni intenzionali delle regole e pratiche fraudolente. Le sanzioni pecuniarie applicabili a tali violazioni dovranno essere almeno equivalenti al guadagno atteso dall’autore della violazione. La frequenza dei controlli ufficiali dovrà essere decisa sulla base del rischio per una più efficiente allocazione di risorse e per ridurre gli oneri per gli operatori e per le autorità competenti. Queste dovranno anche garantire una maggiore trasparenza delle proprie attività di controllo. Il finanziamento dei controlli ufficiali avverrà tramite tariffe applicate in modo trasparente e uniforme agli operatori che subiscono i controlli. Le microimprese saranno esenti dal pagamento delle tariffe in questione.