
Pausa pranzo, Federconsumatori: finito lo smart working, i prezzi vanno su (Foto Pixabay)
Pausa pranzo, Federconsumatori: finito lo smart working, i prezzi vanno su
La pausa pranzo è sempre più cara. E un pranzo in una tavola calda sfiora quest’anno i 15 euro, con un rincaro dell’8% rispetto al periodo pre-pandemia
La pausa pranzo è sempre più cara. La sosta in un bar, tavola calda o mensa rischia di costare molto salata a chi non si porta il pranzo da casa e un menu tipo (con un piatto di pasta e un dessert) sfiora quest’anno i 15 euro, con un rincaro dell’8% rispetto al periodo pre-pandemia. Circa il 39% dei lavoratori che pranza fuori casa sceglie il fai da te.

Pausa pranzo, cara mi costi
I numeri sono di Federconsumatori, che spiega: “Abbandonato lo smart work e tornati a lavorare quasi pienamente in presenza gli italiani sono di nuovo alle prese con gli aumenti relativi ai costi della pausa pranzo. Se nei supermercati e negli alimentari i prezzi sono schizzati alle stelle, presso mense, esercizi di ristorazione, self-service, punti di ristoro e bar sono andati anche oltre, motivo per cui sono sempre di più gli italiani che, per affrontare al meglio la propria giornata lavorativa, si portano da casa il pranzo e la merenda. Che sia motivata dall’esigenza di risparmiare o da scelte salutiste, si tratta di una tendenza che negli ultimi anni si è affermata sempre di più tra i cittadini, arrivando a interessare oltre il 39% dei lavoratori full time”.
Quali sono i prezzi di un bar o tavola calda? Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i prezzi di quest’anno sono in aumento rispetto al 2019 con rincari che vanno dal 2% al 33% sui singoli piatti. Si segnala ad esempio più 33% per il panino, più 22% per cornetto e cappuccino, più 19% per il tramezzino.
Qualche esempio di prezzi: per un caffè servono 1,20 euro; 8 euro per una pizza margherita e poco meno per un piatto di pasta; per un dessert stiamo sui 4,50 euro. Se si sceglie un tramezzino servono oltre 3 euro e per un panino si arriva a 4,85 euro, mentre l’insalatona ormai veleggia sui 10 euro. I rincari sono a tripla cifra rispetto al 2001.
Un pasto tipo, composto da acqua, piatto di pasta, dessert e caffè consumato in una tavola calda o self-service può arrivare a costare 14,89 euro al giorno (per un totale di 297,80 euro al mese). Rispetto al 2019, il costo del pasto tipo in mensa o tavola calda aumenta dell’8%.
L’altra opzione è allora il fai da te e il pranzo portato da casa. O in alternativa il ricorso a prodotti pronti venduti direttamente nei supermercati e negli alimentari. “Confezioni di piatti monoporzione, verdure cotte confezionate, affettati monodose, insalate con tanto di condimenti, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le diete – spiega Federconsumatori – Ma, rispetto al 2019, anche i prezzi di questi prodotti sono aumentati notevolmente: in media del +10%”.
