Alluvione Emilia-Romagna, l'appello delle associazioni consumatori: stop a bollette per almeno 3 mesi

Alluvione Emilia-Romagna, l'appello delle associazioni consumatori: stop a bollette per almeno 3 mesi (foto Pixabay)

Alluvione Emilia-Romagna, l’appello delle associazioni consumatori: stop a bollette per almeno 3 mesi

Alla luce della tragedia che ha colpito l’Emilia-Romagna, Kyoto Club rilancia la necessità di intervenire con politiche climatiche. Le associazioni dei consumatori intanto chiedono di sospendere i pagamenti di mutui e bollette e rendere gratuiti i trasporti pubblici per gli abitanti delle zone colpite dall’alluvione

“La tragedia dell’Emilia-Romagna è solo l’ultimo segnale di un crescendo di disastri climatici che sta colpendo tutti i continenti. Le immagini che guardiamo in TV angosciano ed allarmano. Ed è incredibile lo spazio dato su diversi media agli ormai residuali negazionisti climatici, che rischiano di disorientare l’opinione pubblica in una fase in cui servono invece decisioni rapide e radicali”, commenta così Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, sull’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, rilanciando la necessità di intervenire con politiche climatiche.

Servono – spiega Silvestrini – un’azione di di prevenzione, di cura e manutenzione del territorio per controllare il dissesto idrogeologico, una legge efficace sul consumo di suolo, e politiche di riduzione delle emissioni climalteranti. Ambito in cui, secondo Kyoto Club, l’Italia è in forte ritardo.

Alluvione Emilia-Romagna, l’appello delle AACC per sostenere i cittadini colpiti

Solidarietà alla popolazione dell’Emilia Romagna e alle imprese locali colpite dall’alluvione anche da parte delle associazioni dei consumatori del CNCU (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Codacons, Ctcu, Federconsumatori, Lega Consumatori, MdC, Movimento Consumatori, Unc, Utenti TV), che, nell’esprimere cordoglio per le vittime, rivolgono oggi un appello al Governo, alla Regione Emilia Romagna, ai Comuni coinvolti e alle aziende fornitrici di servizi, affinché siano sospese con effetto immediato e per i prossimi 3 mesi tutte le bollette di acqua, luce, gas, rifiuti, nonché le fatture per telefonia fissa e mobile e abbonamenti pay-tv.

“Sospendere solo gli adempimenti fiscali e tributari e rimandare le udienze nei tribunali non può bastare a far fronte alle difficoltà di chi oggi si ritrova senza una casa o ha subito lo stop alla propria attività commerciale a causa delle conseguenze del maltempo, ma bisogna fare come per i mutui sospendibili fino a un anno – spiegano le associazioni dei consumatori. – I danni subiti dalla popolazione e dalle piccole aziende del territorio ammontano a miliardi di euro ed è necessario un intervento immediato affinché bollette e  pagamenti non gravino ulteriormente su cittadini e imprese colpiti dalla tragedia“.

“Il Governo, la Regione, i Comuni interessati, le grandi aziende di servizi pubblici, qualora non vi avessero già provveduto, devono attivarsi per far bloccare le bollette per almeno i prossimi 3 mesi – proseguono – e per garantire il trasporti gratuiti sui mezzi pubblici per gli abitanti delle zone alluvionate” .

Questo è quello che chiedono le associazioni del CNCU, invitando le società fornitrici di acqua, luce, gas, trasporti e servizi legati alle Tlc a mobilitarsi per assicurare nel minor tempo possibile il ripristino delle utenze e garantire le forniture. Le associazioni dei consumatori chiedono, infine, che si provveda anche al rimborso di concerti ed eventi annullati (come successo per il GP di Imola), palestre e altri servizi in abbonamento.

Farmacisti pronti a intervenire

I farmacisti, intanto, si dichiarano pronti a intervenire per fornire aiuto ai colleghi e supportare la popolazione delle zone più colpite.

In questo momento – riferiscono la FOFI (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani ) e Federfarma – la situazione più drammatica riguarda la provincia di Ravenna, dove 24 farmacie non sono nelle condizioni di garantire il servizio farmaceutico ai cittadini. Alcuni presidi sono stati resi totalmente inagibili dall’inondazione o sono completamente isolati a causa dell’allagamento delle zone circostanti.

Alcune farmacie operano a singhiozzo, compatibilmente con le condizioni generali e la mancanza di energia elettrica. A seguito delle prime ricognizioni, altri danni sono stati registrati in 3 farmacie della provincia di Forlì-Cesena. Situazione differente nelle province di Rimini e Bologna, dove non risulta compromesso il regolare svolgimento del servizio farmaceutico.

“Grande solidarietà ai cittadini e ai colleghi delle farmacie colpite da questa ennesima calamità naturale – dichiara il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo. – Siamo costantemente in contatto con i colleghi delle Federfarma regionali e provinciali dei territori colpiti dal maltempo, per monitorare i danni e le necessità delle farmacie alluvionate, al fine di porre in essere tutte le azioni necessarie per consentire al più presto il ripristino della normale attività di dispensazione del farmaco ed erogazione dei servizi, anche nelle aree più interne”.


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