Dal primo gennaio 2019 gli unici cotton fioc legali sono quelli di materiale biodegradabile e compostabile e guai a gettarli nel Wc. È questa la prima buona notizia per l’ambiente arrivata insieme al nuovo anno.

“Il bando dei cotton fioc non biodegradabili e non compostabili”, dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, “è una grande vittoria per il nostro Paese”.

Frutto di tante battaglie di Legambiente e di un emendamento alla scorsa legge di bilancio a firma di Ermete Realacci, così come lo stop previsto per il primo gennaio 2020 all’uso delle microplastiche nei cosmetici da risciacquo, rappresenta anche la conferma, prosegue Zampetti, “della leadership dell’Italia nel contrastare il marine litter che soffoca mari, fiumi e laghi anche nel nostro Paese”.

Nell’ottica mantenere la posizione di apripista, Legambiente chiede al Ministro Sergio Costa di fare approvare nel primo Consiglio dei ministri dell’anno nuovo il disegno di legge “Salvamare” sulla plastica monouso, tenendo in considerazione i contenuti del progetto di legge sul “Fishing for litter” presentato alla Camera dei deputati da Rossella Muroni per permettere ai pescatori di fare gli spazzini del mare.

In base ai dati raccolti dall’Agenzia europea per l’ambiente(EEA) raccolti da gruppi di volontari presso le spiagge di quattro mari regionali europei (il Mar Baltico, il Mar Nero, il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico nord-orientale), i cotton fioc rappresentano circa il 4% dei rifiuti censiti sulle spiagge europee. Nel Mar Mediterraneo rappresentano il 5,2% dei rifiuti conteggiati, il dato più alto in confronto ai bastoncini trovati sulle spiagge dell’Oceano Atlantico nord-orientale (4,6% sul tot dei rifiuti), del Mar Baltico (0,75%) e del Mar Nero (0,49%).

In Italia, per avere un’idea della gravità del fenomeno basta considerare che i volontari di Legambiente, negli ultimi cinque anni, hanno monitorato 245 spiagge, censendo 162.936 rifiuti, di cui il 9% è rappresentato proprio dai cotton fioc (14.342), una media di 60 bastoncini di plastica per ogni spiaggia. Sulle nostre spiagge c’è di tutto: blister, tamponi e assorbenti, medicazioni, deodoranti per wc, contenitori per le lenti a contato. Tutti rifiuti buttati nel WC e che hanno raggiunto mare e spiagge, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti.

Per sostenere le nuove disposizioni, Legambiente rilancia la campagna #NoRifiutinelWC (www.norifiutinelwc.it) per stimolare il cambio di abitudini in un piccolo gesto quotidiano che, tuttavia, può contribuire ad arginare un problema di portata globale come il marine litter.


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