
Attenzione al caldo intenso in arrivo, dal CTCU i consigli per proteggersi dentro casa (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)
Caldo intenso, Ministero della Salute: attivare il “codice calore” al Pronto Soccorso
Questa settimana ci attendono alte temperature e umidità. Secondo gli studi il 2023 si collocherà tra i 10 anni più caldi mai registrati
L’Italia si prepara ad affrontare il caldo intenso previsto per i prossimi giorni; questa settimana, infatti, ci attendono alte temperature e un alto tasso di umidità. A Roma, ad esempio, secondo le previsioni si potrebbero raggiungere i 42°. “Di giorno e all’ombra si potranno toccare i 38-39°C sia sulla Valle Padana, come a Bologna, Ferrara, Rovigo, Mantova, Alessandria e Pavia, sia al Centro come a Firenze e in Umbria (la parte più meridionale). Attesi in Sardegna picchi fino a 47°C sulle zone interne meridionali”. (Ansa)
Proprio oggi il Ministero della Salute ha diffuso una circolare per fronteggiare l’emergenza caldo e prevenire gli effetti delle ondate di calore. Nello specifico, il Ministero invita le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili. Tra queste, è fortemente raccomandata l’attivazione del “codice calore”, ovvero un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto Soccorso. Raccomanda, inoltre, l’attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 – h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, potenziamento del servizio di guardia medica, riattivazione delle USCAR per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso.
Caldo intenso, la Terra soffre per le temperature elevate
A preoccupare sono anche i dati elaborati dagli scienziati dal National Centers for Environmental Information (NCEI) del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), che mostrano una chiara tendenza al surriscaldamento. Secondo l’analisi – a livello globale – il mese di giugno 2023 è stato registrato come il “giugno più caldo” da 174 anni a questa parte.
Inoltre, secondo il Global Annual Temperature Outlook del National Centers for Environmental Information, è praticamente certo (> 99,0%) che l’anno 2023 si collocherà tra i 10 anni più caldi mai registrati e c’è il 97% di possibilità che si collochi tra i primi cinque.

I consigli del CTCU per difendersi dal caldo dentro casa
In periodi così caldi bisogna proteggersi non solo sotto il sole, ma anche dentro casa. Il Centro Tutela Consumatori Utenti fornisce una breve panoramica sui vari accorgimenti da poter adottare per prevenire il surriscaldamento degli ambienti domestici.
Il modo migliore per mantenere gli ambienti di casa piacevolmente freschi è sicuramente quello di non far entrare il calore esterno. Grazie ad alcuni accorgimenti, infatti, è possibile abbassare la temperatura degli ambienti di qualche grado. Ecco alcuni brevi consigli del CTCU:
- arieggiare la casa soltanto di notte e, meglio ancora, nel corso della seconda metà della stessa (è il momento più fresco);
- chiudere sempre porte e finestre durante il giorno;
- evitare la produzione di calore negli ambienti, ad esempio evitando di cucinare per ore;
- un ventilatore può offrire sollievo;
- evitare che i raggi del sole colpiscano direttamente le finestre, ad esempio chiudendo tapparelle, imposte, tende, tende da sole e così via.
“Un altro strumento di protezione dai raggi solari è quello delle “pellicole antisole”. Queste – spiega il CTCU – possono essere applicate a qualsiasi finestra senza problemi. Nella migliore delle ipotesi, questa soluzione a basso costo consente di risparmiare sull’acquisto di un’unità di condizionamento e i relativi costi energetici. Tuttavia, occorre tenere presente che la pellicola di protezione dal sole rende gli ambienti un po’ più scuri e ha un effetto negativo sull’utilizzo dell’energia solare durante la stagione di riscaldamento”.

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