Terra Futura apre i battenti: tante curiosità ed esperienze positive di legalità
Dal 25 al 27 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze si terrà la nona edizione di Terra Futura (www.terrafutura.it), la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale – insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente -, Terra Futura 2012 ha scelto di declinare il tema del lavoro attorno a diversi filoni tematici. Fra i principali:
Lavoro e legalità: nel ventennale della strage di Capaci e nel XIX anniversario dello scoppio della bomba in via dei Georgofili a Firenze, la mostra convegno grida il suo “no” deciso a ogni forma di infiltrazione mafiosa nel tessuto sociale, economico e politico della Penisola.
Lavoro e crisi: dopo il G8 di Camp David, gli scenari e le proposte per rilanciare l’economia e l’industria in Italia, superando la linea dell’austerità e del rigore a senso unico in favore, in primo luogo, della creazione di posto di lavoro.
Lavoro e benessere: ci si interrogherà sulla necessità di andare oltre il paradigma della crescita e del PIL come unico metro di misurazione, anche alla luce dei dati del Rapporto Social Watch 2012, presentato in anteprima a Terra Futura.
Lavoro e sviluppo sostenibile: a un mese da “Rio+20”, si evidenzieranno le scelte e le esperienze concrete, necessarie e possibili, per rendere effettiva una riconversione ecologica dell’economia, ben oltre lo slogan della green economy che “pittura di verde la superficie” per continuare di fatto come e peggio di prima; Terra Futura diventa per tre giorni laboratorio di dialogo e confronto per il mondo dell’associazionismo e dei movimenti in preparazione all’appuntamento brasiliano e al prossimo Forum sociale europeo che si terrà a novembre a Firenze.
Lavoro e finanza infine, per concentrarsi sull’urgenza di riformare i mercati finanziari ponendo un freno a speculazione e derivati, ma anche sul bisogno di una maggior trasparenza nel rapporto banche-armamenti e di un uso responsabile (e prima ancora consapevole) del denaro: a Firenze anche un momento di confronto con rappresentanti di campagne come “Occupy Wall Street” e “Move Your Money” e una diretta con “Occupy Chicago” per fare il punto della situazione dopo i caldissimi giorni del vertice Nato.
L’edizione di quest’anno sarà caratterizzata da alcune curiosità come una biopizzeria itinerante che gira per le piazze utilizzando un forno su ruote alimentato a pellet e insieme educa al biologico e all’equo e solidale, distributori automatici di bevande e snack biologici e del commercio equo, un deumidificatore da parete che funziona senza energia elettrica, un detersivo ottenuto da oli post consumo raccolti e riciclati, un barbecue ad energia solare, una nuovissima auto elettrica a 5 posti che raggiunge la velocità 145 km/h senza produrre emissioni né rumori…
Tra le 5000 realtà rappresentate nelle 12 sezioni dell’area espositiva, anche prodotti naturali per la cura del corpo, ecodetergenti per la pulizia della casa, bevande vegetali certificate, abbigliamento e tessuti in fibre naturali, pannolini biodegradabili, alimenti biologici e a km 0, scarpe e borse che coniugano sostenibilità e design creativo, gioielli e articoli d’arredo costruiti con materiali da riciclo o realizzati in cooperative sociali artigiane del sud del mondo, dispositivi per ridurre il consumo di energia e di acqua e altro ancora…
Raccontate a Terra Futura anche tante buone pratiche ed esperienze che rimettono al centro la persona e ridanno valore al lavoro, combattono l’illegalità e le mafie: a partire dalla Cooperativa Lavoro e non solo che si occupa di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico, coltivando terreni confiscati alla mafia con metodi di agricoltura biologica; il progetto San Francesco, un programma di partecipazione sociale contro le mafie allo scopo di intercettare in anticipo i rischi per i lavoratori derivanti dalle attività delle cosche o il progetto “Score” (Stop Crimes on Renewables and Environment) per la lotta al crimine organizzato nei settori foresta/legno e energie rinnovabili. Solo per citarne alcuni.

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