Giornata dell’Ambiente, Marevivo chiede una legge che vieti grandi eventi sulle spiagge
Marevivo chiede una legge che vieti i grandi eventi su spiagge e siti naturali: “sono noti e certificati i danni ambientali causati dai mega concerti estivi che da anni coinvolgono numerose spiagge italiane”
L’Associazione Marevivo interviene oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, per chiedere al Ministro dell’Ambiente – insieme a C.I. T.A.N.G.E. – Coordinamento Italiano Tutela Ambienti Naturali dai Grandi Eventi – una legge che vieti grandi eventi su spiagge e siti naturali.
Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’appello di Marevivo
“Facciamo seguito alle precedenti comunicazioni e ai ripetuti appelli lanciati dall’Associazione Marevivo, tra cui la petizione NO AI GRANDI EVENTI SU SPIAGGE E SITI NATURALI, realizzata in collaborazione con LAV, ENPA, Sea Shepherd e C.I. T.A.N.G.E., che ha raggiunto ad oggi 64.101 firme, per chiederLe un intervento immediato che vieti la realizzazione di tali manifestazioni, pubbliche e private, ludico-sportive o culturali, specialmente all’interno di aree protette e aree limitrofe, ma anche in spiagge naturali o semi-naturali che, pur essendo soggette a carico antropico, rimangono un importante serbatoio residuale di biodiversità”, riporta l’Associazione nella sua lettera.
“Sono noti e certificati i danni ambientali causati dai mega concerti estivi che da anni coinvolgono numerose spiagge italiane – sottolinea Marevivo in una nota -. Basti pensare all’abbattimento di alberi e allo spianamento di dune per la creazione di palchi e parcheggi che distruggono i siti di nidificazione di fratini, tartarughe e altre specie protette; oppure il calpestio delle decine di migliaia di persone che prendono d’assalto i luoghi naturali, compromettendo il prezioso ecosistema dunale, protetto da Direttiva Habitat, o, ancora, l’inquinamento acustico e quello da smog, che arrecano disturbo alla fauna diurna e notturna”.
E – prosegue la lettera – “le attività di pulizia post-evento non bastano a ripristinare l’equilibrio della flora preesistente, così come i presunti “ripristini” ambientali non possono ricreare artificialmente quanto la natura crea spontaneamente e sedimenta in anni. Inoltre, notevoli quantità di piccoli rifiuti, tra cui plastica, mozziconi e carta, rimanendo nella sabbia finiscono poi in mare, rappresentando una minaccia reale agli animali che lo abitano”.
“Queste manifestazioni – conclude il documento – oltre al gravissimo danno ambientale (e dunque anche erariale), rappresentano momenti di alta disinformazione per i cittadini di cui si fanno “complici” Enti e Istituzioni nel momento in cui abdicano al loro ruolo educativo e di amministrazione delle leggi italiane e delle Direttive comunitarie. Rappresentano quindi pericolosi precedenti che stanno causando un preoccupante dilagare del fenomeno “Grandi Eventi” in natura, al quale va posto freno senza indugio evitandone il ripetersi, a tutela della Costituzione, delle Leggi, dell’Ambiente, dei Beni comuni e della biodiversità”.
Mozziconi di sigaretta e inquinamento, un fenomeno globale
In occasione della Giornata di oggi i volontari di Plastic Free Onlus hanno raccolto, nel fine settimana, oltre 120mila mozziconi di sigaretta, pari a più di 490 chilogrammi.
Un’iniziativa realizzata nel corso di 100 appuntamenti in tutta Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare tutti i cittadini e, in particolar modo, i fumatori sul corretto smaltimento e sui rischi connessi all’inquinamento e alla salute dell’incivile gesto di gettare per terra i mozziconi.
Le statistiche – spiega Plastic Free Onlus – indicano che circa il 65% dei fumatori non smaltisce correttamente i mozziconi delle sigarette, i quali finiscono nei mari e divengono causa di avvelenamento da tossine o soffocamento per uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, impattando negativamente nella catena alimentare.
“Ringrazio le migliaia di volontari che si sono adoperati in una impresa titanica ma, al contempo, concreta a beneficio dell’ambiente e del nostro amato Paese – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – In Italia si stima che, ogni anno, vengano dispersi nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigarette, ognuno con 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Parliamo di tossine che danneggiano gravemente gli ecosistemi marini, finendo spesso nella catena alimentare”.
Si tratta di un fenomeno globale, come ricordato a ottobre 2022, anche da Marevivo: in tutto il mondo, ogni anno, 4,5 trilioni di mozziconi di sigaretta non vengono smaltiti correttamente, generando circa 770 milioni di chili di rifiuti tossici.
Secondo l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), inoltre, i mozziconi rappresentano il 40% dei rifiuti complessivi presenti nel Mediterraneo.