Ipotesi condono edilizio, Legambiente: schiaffo in faccia a legalità, ambiente, cittadini

Ipotesi condono edilizio, Legambiente: schiaffo in faccia a legalità, ambiente, cittadini (foto Pixabay)

Ipotesi condono edilizio, Legambiente: schiaffo in faccia a legalità, ambiente, cittadini

Il ministro Salvini ha rilanciato l’ipotesi di un condono edilizio. Per Legambiente “uno schiaffo in faccia alla legalità, all’ambiente, alla sicurezza dei territori, ai cittadini e alle imprese edili che rispettano le regole dello Stato”

“Cresce l’illegalità nel ciclo del cemento, l’ISTAT denuncia una situazione “insostenibile” a causa dell’abusivismo edilizio nel Mezzogiorno e nel governo si fa strada, su proposta del ministro Salvini, la sciagurata idea di un quarto condono edilizio nel nostro Paese”: così il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, dopo la proposta avanzata dal vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

“Matteo Salvini, parlando all’Assemblea di Confedilizia ha rilanciato l’ipotesi di un condono edilizio“. – si legge su Sky tg24. – “Lo dico senza ipocrisia, ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?“, ha detto Salvini.

Una proposta che, secondo Ciafani, rappresenta “uno schiaffo in faccia alla legalità, all’ambiente, alla sicurezza dei territori, ai cittadini e alle imprese edili che rispettano le regole dello Stato”.

Legambiente: condono edilizio provvedimento criminogeno

Come denunciato nell’ultimo Rapporto Ecomafia di Legambiente – ricorda l’associazione ambientalista – sono stati accertati nel 2022 ben 12.216 reati relativi al ciclo illegale del cemento, dalle cave fuorilegge alle case abusive, con una crescita del 26,5% rispetto al 2021.

Inoltre è l’ISTAT a fotografare nel Rapporto BES 2022 (Benessere equo e sostenibile) “un incremento netto delle abitazioni abusive in una misura che non si osservava dal 2004 (+ 9,1%)”. La pressione più forte del mattone illegale, definita “insostenibile” dall’Istat con un’incidenza di 42,1 abitazioni abusive ogni 100 autorizzate) si registra nelle regioni meridionali, Campania in testa, dove è maggiore il numero di reati accertati dalle forze dell’ordine.

“La storia dimostra che ogni annuncio di nuovi condoni edilizi ha fatto crescere ulteriormente l’edilizia illegale. Si tratta davvero di provvedimenti criminogeni, non giustificabili con l’esigenza di fare cassa – conclude Ciafani -. Il governo farebbe bene, raccogliendo l’allarme lanciato anche dall’ISTAT, a potenziare l’attività di demolizione delle case abusive, affiancando i pochi sindaci coraggiosi e i magistrati che in Campania, Calabria e Sicilia emettono ed eseguono le ordinanze di demolizione e sbloccare anche per quelle antecedenti al 2020 il potere sostitutivo dei Prefetti, previste dall’art. 10 bis della legge 120, per quelle rimaste sulla carta. L’Italia ha bisogno di legalità e non di favori a chi la viola”.


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