Non solo carta e plastica. Nuovo accordo Anci- CdC Raee per lo smaltimento dei rifiuti elettrici
Frigoriferi e lavatrici saranno sempre meno ingombranti per i Comuni italiani, da tempo alle prese con problemi relativi allo smaltimento dei cosiddetti “rifiuti pesanti”. È stato firmato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Roma, un nuovo Accordo di Programma tra Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Centro di Coordinamento Raee per migliorare la gestione dello smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il documento, siglato da Filippo Bernocchi (Delegato Anci all’energia e ai rifiuti) e da Damiano Bonato (presidente CdC Raee) apporterà importanti novità sia al sistema delle procedure operative, sia alle regole per l’accesso dei Comuni ai cosiddetti Premi di Efficienza, ossia quei corrispettivi in denaro che vengono offerti ai Comuni o ai gestori delle Isole Ecologiche quando vengono soddisfatti determinati parametri qualitativi e quantitativi della raccolta dei Raee.
Gettare via un elettrodomestico non è proprio come buttare un sacchetto di immondizia nel cassonetto della spazzatura sotto casa. I materiali con cui queste apparecchiature sono realizzate possono essere spesso molto nocivi per l’ambiente e hanno bisogno di un sistema di smaltimento adeguato che richiede procedure specifiche e siti adatti. Il rapido cambiamento che la tecnologia impone, ci induce a sostituire sempre più di frequente i dispositivi elettronici che abbiamo in casa, con il risultato che la massa di rifiuti di questo genere cresce esponenzialmente di anno in anno. Da tempo ci si adopera affinché lo smaltimento dei Raee possa avvenire nel modo migliore e possa portare benefici, anche economici, ai Comuni più virtuosi.
Il nuovo Accordo prevede innanzitutto la promozione della strategia “Uno contro Uno” (ossia compro un nuovo elettrodomestico e restituisco il vecchio al punto vendita). Solo i centri di raccolta che intenderanno aprirsi alla grande distribuzione potranno beneficiare dei Premi di Efficienza. Gli importi erogati varieranno in funzione della disponibilità ad avviare quest’iniziativa: 40 euro a tonnellata per i centri che ricevono Raee dalla grande distribuzione della propria zona, 50 euro a tonnellata per chi riceve anche quelli delle aree limitrofe.
Un altro obiettivo dell’Accordo è incentivare il riciclo di particolari tipologie di rifiuti ingombranti per i quali i livelli di raccolta sono ancora molto bassi: piccoli elettrodomestici e IT (R4), grandi elettrodomestici (R2) e sorgenti luminose (R5).
È stato inoltre confermato il Fondo destinato all’adeguamento e al potenziamento dei Centri di Raccolta comunali, per il quale i Sistemi Collettivi versano un contributo di 5 euro per ogni tonnellata di rifiuti premiata.
L’intenzione, dice Filippo Bernocchi, “è quella di fornire un quadro di regole più chiaro e semplice per lo smaltimento dei Raee e, parallelamente, stimolare l’efficienza e l’efficacia della raccolta”. Sulla stessa scia, Danilo Bonato spiega che il nuovo Accordo “è la conferma di una collaborazione solida tra Enti Locali e Sistemi Collettivi che ha permesso di migliorare moltissimo la raccolta differenziata nel nostro Paese”.
I dati diffusi ieri dal Rapporto CdC sul sistema di ritiro e trasporto dei Raee evidenzia considerevoli passi avanti in questo senso: la raccolta di questi materiali ha subito un incremento di 6 punti percentuali nel 2011 rispetto all’anno precedente ed è stato ampiamente raggiunto l’obiettivo europeo dei 4 Kg di Raee riciclati per abitante. Tuttavia, in vista della revisione dei parametri Ue, che probabilmente faranno salire a 10 Kg per abitante la soglia minima di smaltimento entro il 2016, occorre adoperarsi fin da subito per migliorare ulteriormente il sistema nel suo complesso. Attualmente sono circa 3.200 i centri di raccolta e un centinaio gli impianti accreditati per lo smaltimento. Di entrambi è possibile trovare una lista dettagliata sul sito www.cdcraee.it per individuare quello più vicino alla proprio zona di residenza.
di Elena Leoparco

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