Oggi la Giornata dell'aria pulita per dire stop all'inquinamento atmosferico

Oggi la Giornata dell'aria pulita per dire stop all'inquinamento atmosferico

Agire per ridurre l’inquinamento atmosferico dell’aria che condividiamo: questo l’appello lanciato oggi, in occasione della Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu. Il 99% del nostro Pianeta è esposto all’aria inquinata e sono circa 7 milioni le morti premature causate ogni anno dall’inquinamento atmosferico, inclusi circa 600.000 bambini di età inferiore ai 15 anni.

 

 

Le conseguenze dell’inquinamento atmosferico

L’inquinamento atmosferico ha un impatto negativo sul clima, sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sulla salute umana. Circa nove persone su 10 in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, respirano aria inquinata, aumentando i rischi legati a malattie cardiache e tumori ai polmoni, con conseguenze più gravi per i più vulnerabili, come gli anziani, le persone già affette da qualche patologia e i bambini durante importanti fasi dello sviluppo.

L’inquinamento colpisce anche gli ecosistemispiegano gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) e del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) – portando alla perdita di biodiversità e influendo negativamente sulla crescita delle piante, sulla vitalità, sulla fotosintesi, sull’equilibrio idrico, sui processi di fioritura e sulla capacità della vegetazione di sequestrare il carbonio.

Per i soli vertebrati terrestri, la Lista rossa IUCN conta 7.427 specie minacciate, di cui 1.181 sono classificate come minacciate dall’inquinamento e 64 classificate nello specifico come minacciate dagli inquinanti atmosferici.

 

clima

 

L’inquinamento atmosferico, inoltre, è fortemente legato al cambiamento climatico – spiegano ancora gli esperti -. Ciò significa che l’adozione di politiche e misure coerenti volte a ridurre le emissioni di inquinanti climatici potrebbe avere effetti benefici anche sulla qualità dell’aria”.

Al contrario, possono anche influire negativamente l’uno sull’altro in diversi modi: “l’aumento delle temperature può comportare un aumento della frequenza degli incendi boschivi, che a sua volta determina un aumento dei livelli di particolato atmosferico contenente diversi altri inquinanti atmosferici, in particolare ozono e black carbon (un componente del PM 2,5 ), che possono modificare i modelli meteorologici e contribuire al riscaldamento, in particolare su aree coperte di ghiaccio e neve”.

Gli esperti: l’inquinamento è una minaccia prevenibile

Ma c’è una buona notizia, sostengono gli esperti: “l’inquinamento atmosferico è una minaccia prevenibile e gestibile“.

“Sebbene il problema dell’inquinamento atmosferico – presente soprattutto nelle aree urbane e industriali dei Paesi a basso e medio reddito – non sia stato risolto in nessuna regione, molte città e Paesi in tutto il mondo hanno mostrato notevoli diminuzioni delle emissioni e delle concentrazioni di inquinanti, grazie a normative forti e sistemi di monitoraggio. Ma l’inquinamento atmosferico non conosce confini, l’aria che respiriamo ci connette tutti: affrontare questa minaccia in modo sostenibile richiede un’azione urgente e una cooperazione in tutto il mondo”.


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