Plastica, dove la butto? Piccola guida per non sbagliare la raccolta differenziata
Si parla molto di plastica. Ma per fare bene la raccolta differenziata, bisogna conoscere quali rifiuti vanno nella plastica e quali invece no
I giocattoli in plastica non vanno nel bidone della plastica. E non ci vanno neanche le sedie, i sottovasi e le posate. Dentro, invece, si possono gettare per la raccolta differenziata flaconi e barattoli, sacchetti e imballaggi in plastica. Si fa un grande parlare di inquinamento da plastica e, ancor oggi, di plastic tax. Ma chi vuole fare la differenziata, cosa butta dove? E dove butta cosa?
A fare un po’ di chiarezza è una scheda di sintesi predisposta online dall’Adoc, una piccola guida per evitare gli errori più comuni e sapere esattamente come fare la raccolta differenziata senza incappare in errori – fermo restando che bisogna poi seguire le indicazioni date dal proprio Comune. In ogni caso: le case sono piene di oggetti in plastica ma non tutti possono essere gettati nella raccolta differenziata.
Cosa mettere nel bidone della plastica?
SI: flaconi, contenitori, vaschette per alimenti, barattoli, sacchetti, bicchieri e piatti di plastica usa e getta lavati, confezioni della pasta, delle uova, sacchetti delle patatine e, in generale, tutti gli imballaggi in plastica.
NO: utensili da cucina, bacinelle, giocattoli in plastica, righe, squadrette, sedie in plastica, sottovasi, posate in plastica, occhiali, tubo da irrigazione e, in generale, tutti gli oggetti che non sono imballaggi.
Tre regole di fondo
Ci sono alcune regole da rispettare per fare bene la differenziata. Eccole:
- Lavare accuratamente i contenitori per eliminare le tracce del loro contenuto
- Togliere le etichette di carta per smaltirle separatamente
- Ridurre le dimensioni: lo spazio costa sia a livello di trasporto che nei processi di recupero successivi, per ridurlo basta schiacciarli.
Notare bene: gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici non vanno nel bidone della plastica ma sono Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, e sono oggetto di una normativa a parte.
Fra questi rifiuti rientrano gli elettrodomestici, i telefoni e, in generale, tutte le apparecchiature elettriche o elettroniche, che nonostante abbiano una forte componente di plastica, non possono essere trattati come PE, PET e PVC e devono essere raccolti negli appositi Centri di raccolta.
«Questi prodotti – sottolinea l’Adoc – devono essere trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio) evitando l’inquinamento dell’ambiente e lo spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature».