Roma, 28 aprile: #salvaciclisti ai Fori Imperiali
L’appuntamento è sabato 28 aprile alle 15 ai Fori Imperiali a Roma con la manifestazione nazionale #salvaiciclisti. Il motivo? Negli ultimi 10 anni, sono stati ben 2.556 i ciclisti che hanno perso la vita sulle nostre strade. Pedoni e ciclisti, insieme, rappresentano un quarto del totale delle vittime della strada.L’appuntamento italiano rientra nell’ambito delle iniziative promosse dalla campagna internazionale Cities for Fit Cycling, lanciata dal Times di Londra, in seguito a un grave incidente stradale che ha coinvolto una giornalista del quotidiano britannico mentre stava andando in redazione in bicicletta. In Italia è stata ripresa da 34 cicloblogger che hanno trasformato #salvaiciclisti (via social media) in un’iniziativa virale, a cui hanno aderito finora migliaia di cittadini, tanti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo (da Jovanotti a Margherita Hack) e anche diversi sindaci di piccoli centri e grandi città (come Milano, Torino, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Roma e Napoli) nonché diverse amministrazioni provinciali, come quella di Roma. Sostengono la campagna anche alcune grandi associazioni ambientaliste (come Fiab e Legambiente) e un eterogeneo schieramento di parlamentari ha presentato una proposta di legge (primo firmatario il senatore Ferrante) per rendere le città più sicure per chi pedala e cammina.
#salvaiciclisti chiede un’indagine nazionale sulla ciclabilità, la nomina di commissari urbani per realizzare interventi utili alla mobilità dolce, una migliore formazione alla guida per tutti gli utenti della strada, fondi per le infrastrutture (l’obiettivo è una rete di ciclabili e non, come adesso, singoli spezzoni scollegati tra loro), l’obbligo di vincolare il 2% delle risorse destinate alla rete stradale a interventi per favorire la ciclabilità. Inoltre sollecita l’approvazione di norme che rendano più sicuri gli incroci e la circolazione dei mezzi pesanti che si muovono in città (che devono essere dotati di sensori e barre di sicurezza per evitare che i ciclisti finiscano sotto le ruote. In cima a tutto c’è la moderazione della velocità: 30 km/h deve essere il limite nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.

peccato che i ciclisti, nella stragrande maggioranza, se ne freghino della sicurezza dei pedoni e delle regole della strada, di non occupare i marciapiedi facendo scendere i pedoni, e abbandonandovi legate le bici . Forse serve il patentino anche per i ciclisti.