"E’ in arrivo in Lombardia una nuova legge regionale sugli orari dei negozi e dei supermercati, che va incontro alle attese della grande distribuzione, liberalizza le aperture domenicali fino a declassare il Natale a giornata semifestiva, ignora la famiglia degli operatori e non va incontro alle attese reali dei consumatori". A denunciarlo è Lega Consumatori, che sottolinea anche il problema dell’aumento delle tariffe e dei prezzi.

La Regione Lombardia si appresta a emanare una legge che da la possibilità a 200 comuni di tenere aperti negozi e supermercati tutte le domeniche dell’anno, ai comuni capoluogo e in quelli dotati da outlet per 26 volte l’anno, con possibilità di andare oltre con tre domeniche aggiuntive. Dalla apertura domenicale, sono esclusi: il primo gennaio, il giorno di Pasqua, il 25 aprile, il primo maggio, il 15 agosto, il 26 dicembre".

"La nuova legge – dice l’associazione – si muove in una logica puramente economica e di ricerca del profitto. In assenza di una domanda di necessità da parte del consumatore si muove in un’ottica che ignora il valore umano e civile, prima che spirituale, della domenica liberata dal lavoro. Una proposta di legge che ignora il diritto al riposo festivo dei negozianti e dei lavoratori dei supermercati, il diritto a stare con le loro famiglie".

"La proposta – conclude Lega Consumatori – incontra la domanda insistente della grande distribuzione, per i negozi di vicinato essa può rappresentare una trappola: infatti sono i centri della grande distribuzione a proporsi come attrattiva di festa consumistica, i negozi di vicinato no, i loro gestori rischiano di ridursi ad osservare dietro le tendine i consumatori che passano oltre per recarsi ai centri della grande distribuzione".


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