Estate, tempo di bilanci. Confagricoltura fornisce un preconsuntivo sull’andamento dell’agricoltura nel 2005."Senz’altro – rileva l’Organizzazione – l’agricoltura si propone come settore vitale, moderno ed impegnato in un processo di rapido e profondo cambiamento. Le difficoltà però non mancano e, negli ultimi tempi, la crisi non ha risparmiato neanche settori importanti e competitivi come il vino e l’ortofrutta, dove il nostro Paese deve consolidare un ruolo leader a livello internazionale".

Nel complesso – sottolinea la Confagricoltura – l’andamento della produzione vegetale è stato caratterizzato da un inizio anno negativo per il comparto patate ed ortaggi (penalizzato anche dalla concorrenza del prodotto polacco) e cereali. I cereali hanno risentito del confronto con l’annata record del 2004, che aveva portato l’offerta nazionale a livelli eccezionali.

Sul fronte dei prezzi – conclude Confagricoltura – l’agricoltura, sia pur con oscillazioni, continua ad esercitare anche nel 2005 una funzione di contenimento della inflazione. Il profilo di lungo periodo dei prezzi agricoli all’origine risulta, peraltro, molto moderato o addirittura negativo: ce lo conferma anche l’indice Ismea, secondo il quale la flessione dei prezzi agricoli alla produzione è stimabile in circa -7,5%, nel periodo che intercorre tra il 1996 ed il 2005. Più o meno nello stesso lasso di tempo, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari sono cresciuti, viceversa, di circa il 22% e l’indice generale dei prezzi al consumo per la collettività nazionale del 27% circa.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)