Assolatte partecipa oggi al Forum sul futuro dell’Organizzazione comune del mercato del latte, organizzato dalla Regione Lombardia in vista della riforma del settore e del sistema delle quote latte. Nelle prossime settimane si aprirà la discussione sulla futura regolamentazione del mercato e la Commissione ha diffuso un primo documento in cui propone un aumento del 2% delle quote assegnate.

"Abbiamo analizzato il documento europeo e non possiamo dirci soddisfatti – commenta Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolate – Per il nostro Paese, un aumento del 2% corrisponde a circa 200.000 tonnellate di latte mentre lo scorso anno gli allevatori italiani hanno prodotto quasi 650.000 tonnellate più della quota loro assegnata. È evidente che l’aumento promesso dalla Commissione non permette di produrre neanche quello che già produciamo nel nostro Paese. E questo senza dimenticare che il regime delle quote ha condannato le imprese italiane a dipendere dalle importazioni: nel 2006 abbiamo importato circa 1,7 milioni di tonnellate di latte.

"Il mercato mondiale chiede sempre di più i grandi formaggi italiani: dal 2000 ad oggi le esportazioni sono cresciute del 50% e non ha senso non accontentare questa domanda di qualità che arriva da ogni parte del mondo. Per farlo, però, abbiamo bisogno di un sistema più elastico e moderno".

Sono quindi necessarie misure straordinarie, misure che permettano di risolvere anche i problemi che si sono verificati nel corso di questa campagna, una campagna che ha messo in luce tutte le debolezze dell’attuale sistema. Per questo Assolatte chiede un sistema più elastico, che preveda la compensazione e l’affitto delle quote tra i diversi Paesi europei e che le nuove quote vengano attribuite in funzione degli attuali livelli di produzione e dei tassi di auto-approvvigionamento.


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