AGRICOLTURA. Vendemmia 2005, Cia prevede: “Equilibrio tra qualità e quantità”
La vendemmia 2005 sarà – sostiene la Cia-Confederazione italiana agricoltori – in perfetto equilibrio nella quantità ed ottima nella qualità. L’andamento climatico bizzarro ha indotto i vigneti prima ad un ritardo vegetativo poi ad un repentino recupero con una accelerazione nell’invaiatura e nella maturazione per giungere ad una previsione vendemmiale in tempi quasi normali.
Già nei prossimi giorni – rileva la Cia – potrà iniziare la raccolta delle uve precoci del Sud e delle isole e, quindi, a seguire entreranno in cantina tutte le altre, fino alle tardive che verranno staccate dai tralci in ottobre inoltrato. Le lavorazioni e le pratiche colturali si sono svolte nella normalità e lo stato sanitario delle uve – fa notare la Cia – è mediamente molto buono, anche se in alcune parti non sono mancate ampelopatie come l’oidio o, soprattutto nel Nord-Ovest, attacchi di flavescenza dorata.
La quantità di vino che sarà prodotta, salvo rivolgimenti climatici eccezionali, si attesterà – sostiene la Cia – poco sotto i 50 milioni di ettolitri, con una lieve flessione rispetto alla vendemmia precedente. Il Veneto si confermerà come prima regione produttrice d’Italia, seguito da Puglia, Emilia-Romagna e Sicilia, Abruzzo, Piemonte, Toscana, Lazio, Campania, Friuli, Trentino, Lombardia, Val d’Aosta e Umbria.
Secondo le recenti tendenze – continua la Cia – saranno in aumento le quantità rivendicate Docg, Doc e Igt ed in flessione quelle relative ai vini da tavola senza alcuna qualificazione. Mentre prosegue il calo della superficie coltivata ad uva da vino in produzione un po’ in tutta Italia. La resa media per ettaro, che comunque garantirà ottimi livelli di gradazione alcolica in un perfetto equilibrio di acidità e qualità organolettiche legate ai profumi ed al sapore, vedrà primeggiare anche quest’anno – ricorda la Cia- l’Emilia Romagna con 120 ettolitri per ettaro, fino ad arrivare ai 24 della Sardegna, dove i vitigni rossi che danno vini ricchi e strutturati continuano ad essere i più diffusi dell’isola. La qualità -conclude la Cia- sarà tra le migliori degli ultimi anni e potrà sicuramente superare quella del 2001, con diffuse punte di eccellenza come nel 1997.

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