Promossa la formula di Agrifood, la rassegna biennale che si alterna a Fieragricoltura a Veronafiere. I buyer di oltre 20 paesi, tra cui Giappone, Russia e Sud America hanno incontrato direttamente i produttori con i quali hanno chiuso numerosi contratti, dopo aver verificato personalmente la qualità del prodotto. Uno studio fatto da Nomisma in occasione di Agrifood ha poi evidenziato la forza del made in Italy. "Export in aumento record – ha sottolineato il ministro delle politiche agricole Paolo De Castro, che ha inaugurato la fiera, nonostante il supereuro ci renda meno competitivi. Un fatto che indica come le nostre vendite all’estero possano ancora crescere".
De Castro ha inoltre annunciato che secondo le previsioni il 2007 si chiuderà con un export di 24 miliardi di euro per il settore agroalimentare italiano e 3,5 miliardi verranno dal vino.

Le produzioni italiane sono un mix di origine e capacità di elaborare prodotti di eccellenza e hanno bisogno di nuove strategie che sostengano le imprese sui mercati internazionali. Il mercato italiano interno non cresce, essendosi rallentati i consumi delle famiglie. Infatti la spesa agroalimentare degli italiani è rimasta invariata rispetto al 2006, stabilizzandosi su 29,5 miliardi di euro. Ecco perché è necessario sfruttare le potenzialità del mercato mondiale. Lo studio di Nomisma evidenzia come i prodotti che hanno un maggior peso sull’intero made in Italy siano quelli legati alla specializzazione produttiva (41,7%) e quelli con un alto grado di immagine sui mercati internazionali (40,7%), ad esempio formaggi, vini, prosciutti, olio d’oliva, pasta.
Intanto però la stima preliminare Istat sul Pil nel terzo trimestre 2007 conferma che per l’agricoltura il dato è negativo in termini di quantità, con un valore aggiunto agricolo pari a circa 26 miliardi, inferiore ai 27,5 miliardi del 2004.

Alla rassegna hanno preso parte 250 imprese di medie dimensioni in rappresentanza di molti prodotti dell’eccellenza agroalimentare italiana, 100 buyer di 20 Paesi invitati direttamente dalla fiera, e si sono svolte 15 workshop e 20 degustazioni mirate fatte dai cuochi dell’Associazione Giovani Ristoratori Europei (JRE) in collaborazione con Horeca Magazine.

Le presenze complessive di operatori specializzati hanno raggiunto in tre giorni quota 5.000.
Tra le numerose iniziative proposte durante le giornate di manifestazione – studio Agrifood/Nomisma sull’export del made in Italy, censimento dop e igp dell’Istat, focus sui negozi di prossimità -, ha chiuso la rassegna il Premio Agrifood-Golosario, che ha dato un riconoscimento alle eccellenze presenti. La redazione del Golosario, best seller di Paolo Massobrio, composta da 8 membri e guidata dal giornalista Marco Gatti, ha assaggiato i prodotti degli espositori e domenica c’è stata la premiazione con consegna degli attestati e una prova di cucina con gli ingredienti vincitori. Paolo Massobrio, dal video di Uno Mattina di sabato scorso ha difeso i negozi di paese e l’autenticità dei prodotti agricoli italiani.

Anche le aziende espositrici hanno espresso apprezzamento per i contatti avuti nell’ambito di Agrifood. Come ha sottolineato Ciro Moccia, proprietario de La Fabbrica della Pasta di Gragnano: "Su dieci buyer arrivati ho avuto contatti molto buoni con sette e sicuramente con tre provenienti da Agentina, Siberia e Usa chiuderò dei contratti". Daniela Grandi, direttrice commerciale dell’Acqua Paradiso, ha sottolineato come la presenza dei buyer sia stata qualificata e interessante. "Agrifood è andato bene ed è stato molto positivo incontrare i potenziali compratori in un ambito qualificato e non caotico".

Buoni i contatti anche con operatori italiani. Lo ha evidenziato Vallis Berti, capo Servizi Alimentari del Consorzio Agrario di Siena. "Oltre che da parte di buyer provenienti da Cina, Brasile, Svizzera e Austria, abbiamo riscontrato una grande attenzione da parte dei negozi di gastronomia medio-piccoli, ma anche degli operatori del segmento horeca e di agenti rappresentanti operanti nel nord Italia, tutti molto interessati a conoscere meglio le nostre produzioni".


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