ALIMENTAZIONE Coldiretti plaude decisione Codex Alimentarius
Nessun passaporto internazionale di "legalita" deve essere concesso al cosiddetto Parmesan che
inganna i consumatori e danneggia i produttori nazionali di Parmigiano Reggiano, il formaggio più imitato nel mondo. Questa l’opinione di Coldiretti che commenta positivamente la decisione di congelare per mancanza di accordo la richiesta Usa da parte del Codex Alimentarius della FAO.Gli Stati Uniti avevano richiesto norme tecniche internazionali per la produzione di "Parmesan" al di fuori dei limiti previsti dai disciplinari e senza alcun riferimento al legame territoriale all’origine del prodotto. Negli Stati Uniti – afferma Coldiretti – negli ultimi venti anni è quasi raddoppiata la produzione di falso parmigiano reggiano, che è presente in misura otto volte superiore a quella del parmigiano e del grana originali importati dall’Italia, che nel 2004 hanno superato di poco le 8mila tonnellate.
Il problema dei "falsi" riguarda non solo gli Stati Uniti perché Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le specialità alimentari più imitate nel mondo che diventano "Parmesao" in Brasile, Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesano in tutto il Sudamerica o Parmesan dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone ma anche "Grana Pardano", "Grana Padana" o "Grana Padona". Nonostante le esportazioni di Parmigiano Reggiano siano cresciute nel 2004 del 7%, in particolare sui mercati francese, tedesco e spagnolo, nei i paesi extra UE si è registrata invece una flessione anche a seguito della diffusione di prodotti contraffatti come il parmesan.
"E’ necessario evitare – secondo Coldiretti – che si affermi sul mercato globale un prodotto ingannevole di bassa qualità destinato a determinare danni economici e di immagine gravissimi alla produzione nazionale soprattutto nei mercati emergenti come la Cina dove i nuovi consumatori non possono distinguere il vero dal falso".