ALIMENTAZIONE Greenpeace, arte e cucina per il Parmigiano Ogm-free
La campagna di Greenpeace per un Parmigiano Reggiano libero da Ogm "arruola" come testimonial un cuoco e un artista e rilancia la richiesta di eliminare gli Ogm da tutta la filiera produttiva del Parmigiano. Nella nuova iniziativa, allestita presso il Palazzo delle Esposizioni, il pittore Massimo Catalani ha eseguito "in diretta" un’opera raffigurante il Parmigiano mentre al termine dell’opera è stata lanciata una degustazione a base di Parmigiano rigorosamente non-Ogm elaborata dal cuoco Antonello Colonna, che ha ospitato l’iniziativa nel suo ristorante. "C’è stata una prima presa di coscienza da parte del Consorzio Parmigiano-Reggiano sul problema dell’utilizzo di soia transgenica nell’alimentazione delle mucche che forniscono il latte per la produzione del Parmigiano – ha spiegato Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace – Ora siamo in attesa che il Consorzio ci faccia sapere come intende procedere nella pratica per ripulire la filiera dagli Ogm. Ben vengano le dichiarazioni di buona volontà ma Greenpeace chiede atti concreti e scadenze chiare".
La responsabile di Greenpeace ha sottolineato che in Italia sono sempre più numerosi i produttori che escludono gli Ogm in tutti i passaggi della produzione, quindi anche nei mangimi. "Evitare l’impiego di mangimi contenenti Ogm è una scelta possibile e praticabile, oltre che necessaria per tutelare questa produzione. Nel circuito del Parmigiano, questo già avviene per la produzione biologica e per quei primi produttori che, autonomamente, hanno già attivato filiere completamente non-Ogm anche nei mangimi, una voce che il Consorzio deve ascoltare."
LINK: Greenpeace, il caso Parmigiano Reggiano