In Italia arrivano 3,5 miliardi di chilogrammi di frutta e verdura dall’estero spesso venduti senza alcuna indicazione sulla provenienza nei banchi di vendita a danno degli imprenditori agricoli nazionali e dei consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti che, nell’ambito della mobilitazione nazionale a sostegno del Made in Italy, domani mercoledì 10 agosto 2005 a partire dalle ore 11,30, raggiungerà con i trattori provenienti dalle campagne circostanti il porto di Ravenna (piazzale Sapir) per "l’arrembaggio" di uno dei principali scali nazionali dove sbarcano oltre due milioni di tonnellate di derrate alimentari all’anno.

L’iniziativa a sostegno dei controlli e della trasparenza è destinata ad estendersi e vuole garantire – spiegano i coltivatori- la possibilità di fare acquisti consapevoli, al giusto prezzo, ai milioni di italiani impegnati nelle vacanze estive senza creare tuttavia disagi nella circolazione terrestre e marittima. L’obiettivo degli imprenditori agricoli è di presidiare e controllare le attività di scarico per verificare il rispetto delle normative che impongono l’obbligo di indicare origine, varietà e qualità della frutta e verdura importata, ma anche l’eventuale presenza di prodotti contaminati da organismi geneticamente modificati (Ogm) e non correttamente identificati.

L’iniziativa della Coldiretti è volta ad impedire la concorrenza sleale causata dall’arrivo senza controllo di prodotti alimentari di bassa qualità, provenienti da migliaia di chilometri di distanza, che vengono spacciati come Made in Italy pur non presentando le stesse garanzie di qualità, sanità, freschezza e origine.


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