AMBIENTE. Alta Velocità, Legambiente partecipa alla manifestazione in Val di Susa
Ci sarà anche Legambiente a esprimere il sostegno alla difficile vertenza apertasi in Val Susa, con la propria presenza alla manifestazione del 16 novembre, a cui parteciperà anche il presidente nazionale dell’associazione, Roberto Della Seta. "Vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a un movimento che, grazie al forte esempio di coesione di un’intera comunità locale, ha posto all’intero Paese un interrogativo sulle infrastrutture di sviluppo e di cui i circoli Legambiente della Val Susa e del Piemonte sono da sempre tra gli animatori" dice Della Seta.
La TAV – continua il presidente nazionale di Legambiente – non è solo una nuova ferita in una valle già gravata da troppe infrastrutture di trasporto, è anche la risposta più sbagliata, inefficiente e costosa per rispondere alla necessità di ridurre il traffico autostradale e razionalizzare il trasporto internazionale delle merci. Non è solo Legambiente a pensarla in questo modo: la Commissione intergovernativa italo-francese ha a disposizione i dati dello studio da lei stessa commissionato nel 2000. In base a questo studio la nuova trasversale ferroviaria non avrà nessun effetto rilevante sul traffico autostradale attuale: si stima infatti che essa servirà a trasferire su ferro meno dell’1% delle merci che viaggiano su strada dirette al tunnel del Frejus. A seguito di questi dati, ma anche per effetto di una continua diminuzione di domanda di trasporto lungo le direttrici transalpine tra Italia e Francia, i nostri vicini d’oltralpe hanno ridotto fortemente la propria disponibilità a investire su questo collegamento, che – sebbene si svolga per due terzi in territorio francese – sarà in gran parte a carico delle finanze generose del nostro Paese.
"Per ridurre il traffico stradale occorrono infrastrutture che migliorino l’accessibilità alla ferrovia esistente, che dispone di immense capacità inutilizzate, ma anche credibili politiche di limitazione del traffico stradale e incentivi al suo trasferimento su ferro, aggiungono Roberto Della Seta e Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte. La Svizzera lo sta facendo, dimostrando non solo che è possibile ridurre il traffico pesante, ma anche favorire la nascita di gruppi industriali competitivi e moderni capaci di gestire con efficienza il trasporto intermodale. Quel tunnel servirà solo a chi lo costruirà e non al trasporto ferroviario. La Finanziaria ha ridotto fortemente i fondi per le FS legati agli interventi ordinari di adeguamento, manutenzione e acquisto dei treni e vogliamo spendere 15 miliardi di euro per quest’opera pronta tra 10 anni?".
"Se, come speriamo – concludono Roberto Della Seta e Vanda Bonardo – la lotta della popolazione della Val Susa avrà successo, forse i soldi che il nostro Paese risparmierà potranno essere finalmente investiti per attivare politiche e infrastrutture di vero sviluppo. Per questo il conflitto sostenuto dai Valsusini è benefico per il nostro Paese e per la sua competitività sul medio e lungo periodo".
