Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legislativo sulla cogenerazione, ovvero la produzione congiunta e contemporanea di energia elettrica e calore. Rispetto alle centrali elettriche, la cogenerazione ha natura distribuita e si realizza mediante piccoli impianti. Il vantaggio rispetto alle grandi centrali termoelettriche risiede nella circostanza che nel caso della cogenerazione, invece, il punto di produzione dell’energia è situato nei pressi della zona di consumo. Una caratteristica che permette anche il riutilizzo del calore per il teleriscaldamento delle abitazioni. In questo modo, la cogenerazione fornisce contemporaneamente riscaldamento ed energia elettrica.

Nasce così un mercato specifico per i certificati verdi da fonte rinnovabile: l’energia prodotta da cogenerazione non sarà più ammessa ai certificati verdi e quindi alla relativa incentivazione. "E’ un passo fondamentale per dare certezza al valore dei certificati verdi per le filiere agroenergetiche – ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali On. Paolo De Castro – ma è solo il primo atto verso la promozione di un’energia proveniente dall’agricoltura che sia sempre più pulita". Dopo la cogenerazione, infatti, il Governo va verso l’esclusione dai benefici dei certificati verdi anche per l’energia prodotta dalla combustione dei rifiuti dei termovalorizzatori.


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