Spostare le merci dall’autostrada alla ferrovia integrando la linea nel territorio, partire dai nodi urbani e dal rilancio della logistica per aumentare l’offerta di treni merci e passeggeri. Questa la ricetta di Legambiente sul cosiddetto Corridoio 1, la linea ferroviaria del Brennero inserita nella rete europea TEN. Oggi a Trento se ne è parlato in un convegno organizzato sul tema dall’associazione.

Per Edoardo Zanchini, responsabile trasporti e infrastrutture di Legambiente è necessario "ragionare del potenziamento del corridoio ferroviario del Brennero obbliga a guardare lontano e ad avere ambizioni alte, perché queste valli sono attraversate da una delle direttrici più importanti di traffico attraverso le Alpi. Occorre il massimo sforzo per realizzare un intervento all’avanguardia per innovazione e qualità: un’opera di questa portata presenta evidentemente differenti caratteri nelle diverse tratte attraversate e questioni di tipo ambientale, trasportistico e funzionale di grande complessità".

"Bisogna discutere e fissare con chiarezza gli obiettivi e le priorità, – ha spiegato Maddalena Di Tolla, presidente Legambiente Trento – anche per dimostrare come gli obiettivi fissati dalla Convenzione delle Alpi siano realistici e realizzabili, sia in termini di riequilibrio modale del trasporto merci che di riduzione degli impatti in aree tanto delicate e di così straordinaria bellezza. Dunque non solo si deve alzare il livello del confronto sugli obiettivi, ma anche aumentare l’informazione tra i cittadini, perché un progetto trasportistico di questa dimensione non è la somma di tanti interventi grandi e piccoli ma una prospettiva che deve essere pensata e gestita secondo i più moderni standard internazionali".


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