E’ passato alle Camere per l’approvazione definitiva, il testo del decreto legislativo sull’ambiente, che riforma le norme in materia di rifiuti, acque, aria, VIA, VAS, danno ambientale e bonifiche. Ma il contenuto del progetto, a causa della limitata capacità sanzionatoria dei reati ambientali, non soddisfa le associazioni ambientaliste e gli esponenti della cultura italiana, i quali intendono appellarsi al Capo dello Stato.

"Viene notevolmente diminuito il livello di protezione ambientale con pregiudizio per la salute" e "viene sostanzialmente smantellato l’assetto sanzionatorio per la violazione delle leggi ambientali". Hanno così commentato 74 accademici ed esponenti del mondo della cultura, assieme a 14 associazioni ambientaliste. Il giudizio duro è contenuto in un appello al Capo dello Stato ed ai principali organi istituzionali del Paese tra cui i presidenti di Senato e Camera, il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Presidenti delle Regioni. L’obiettivo è chiedere che il provvedimento non venga approvato.

L’appello, pur essendo stato inviato ai destinatari, rimane aperto e potrà essere sottoscritto per tutto il tempo del dibattito istituzionale. A tal fine le associazioni ambientaliste hanno pubblicato sui propri siti l’appello e i primi 74 firmatari hanno espresso la loro disponibilità a cercare nuove adesioni. L’intento è quello di fare avere al Capo dello Stato, che dovrà sottoscrivere il testo legislativo se questo sarà definitivamente approvato, una precisa e larga presa di posizione del mondo della cultura e della scienza.

Questo l’elenco di coloro che hanno sino ad oggi sottoscritto l’iniziativa: WWF, Legambiente, Italia Nostra, FAI, ACLI-Anni Verdi, Amici della Terra, Fare Verde, Ambiente e Lavoro, Montain Wildernes, Jane Goodall Institute, INU, CODACONS, ANEV, Gruppo 183. Tra i rappresentanti del mondo accademico si segnala tra gli altri Roberto Passino (Direttore Istituto di ricerca sulle acque del CNR e gi Segretario Gen. Autorità di Bacino del Po), Giuseppe Scarascia Mugnozza (direttore Istituto biologia agro forestale del CNR), Bruno Dargerio (Direttore Istituto Ambiente Marino Costiero del CNR), Riccardo De Bernardi (Direttore Istituto studi sugli ecosistemi del CNR), Marino Gatto (Presidente Società Italiana Ecologica), Donato Chiarante (Presidente della Società Botanica Italiana), Salvatore Fasulo (Presidente dell’Unione Zoologica Italiana), Augusto Vigna Taglianti (Presidente Società Italiana Entomologia), Carlo Lotti (Presiedente onorario Ass. Idrotecnica Italiana), Pier Francesco Ghetti (Rettore Università di Venezia), Rosa Riparelli (pro rettore Università Basilicata), Mauro Fiorentino (Preside della facoltà di ingegneria Università della Basilicata), Giorgio Roth (Direttore Centro Ricerca Interuniversitario monitoraggio ambientale Univ. Genova), Franco Siccardi (Responsabile Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Naturali Università di Genova).


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