AMBIENTE. Maltempo, scatta l’allarme gelo. Cia: “Rischio per frutta, verdura e cereali”
Il repentino calo delle temperature di questi giorni rischia si provocare seri danni alla produzione agricola. Lancia l'allarme la Cia-Confederazione italiana agricoltori, preoccupata per le possibili gelate delle coltivazioni di frutta, verdura e cereali. A causa del clima mite di quest'inverno infatti il ciclo vegetativo è stato anticipato almeno di due mesi, ed il freddo giunto bruscamente potrebbe distruggere le coltivazioni ortofrutticole, soprattutto nella Pianura Padana. L'arrivo di pioggia e neve, rileva però la Cia, porta comunque sollievo ai campi aridi.
L'emergenza maggiore è prevista per gli alberi da frutta e per le verdure coltivate all'aperto. "A forte rischio – avverte la Cia – sono gli alberi da frutta che, proprio per le alte temperature registrate sia ad ottobre che in questo inizio inverno, sono in piena gemmazione e in molti casi in fioritura. Un brusco abbassamento della colonnina di mercurio sarebbe deleterio. Si avrebbero danni soprattutto per peschi, albicocchi, mandorli, ciliegi, susini. Tutte piante che, praticamente, hanno subito un cambiamento del ciclo vegetativo, anticipando anche di due mesi la naturale stagione. Dunque, vulnerabili alle gelate". "Stesso discorso – evidenzia la Cia – anche per le verdure in campo aperto. Radicchio, cavoli, cavolfiori, insalate, spinaci, sono i prodotti in grave pericolo, in quanto in presenza di temperature sotto lo zero il rischio di una distruzione non è affatto remoto. Tutt’altro".
A rischio anche i cereali. "Il grano, – sottolineano gli agricoltori – cresciuto in anticipo, ha ormai raggiunto una dimensione che si riscontra normalmente a marzo e una gelata che può causare conseguenze molto gravi. Così, in tutta la Pianura Padana e non solo, c’è grande apprensione tra gli agricoltori che già sono alle prese con una crisi persistente e con redditi in continua discesa (nel 2005 sono calati del 10,4 per cento, mentre nel 2006 del 4,2 per cento)".
L'unico fattore positivo è l’arrivo di piogge e neve, che danno sollievo ai campi aridi per le scarse precipitazioni di quest'inverno. "L’importante, comunque, – conclude la Cia – è che le piogge non assumano carattere torrenziale; in questo caso i danni ai terreni agricoli "asciutti" sarebbero consistenti".

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