Con una circolare l’Agenzia delle Dogane ha svincolato l’assegnazione del vantaggio fiscale dall’obbligo di stipulare contratti di filiera in Italia per un limite di 20mila tonnellate di biodiesel, fissato dalla precedente legge finanziaria. Dura la reazione di Coldiretti che commenta: "E’ in atto un vero e proprio "scippo" delle agevolazioni fiscali destinate a biocarburanti Made in italy ottenuti dalle coltivazioni agricole nazionali, a vantaggio di produzioni importate dall’estero che vanificano di fatto l’impatto ambientale positivo per l’inquinamento, a causa dei lunghi trasporti".

Il risultato – aggiungono gli agricoltori – è che non sarà possibile coltivare sul territorio nazionale una superficie di almeno 20mila ettari di girasole o colza per produrre biocarburanti Made in Italy che verranno invece importati dall’estero dove sono ottenuti sopratutto da olio di palma. Ai danni per l’ambiente, il paesaggio e l’agricoltura nazionale si aggiungono quelli determinati dal consumo di energia per il trasporto e l’inquinamento provocato dall’importazione. Nel caso dell’importazione dei biocombustibili di origine malese il chilometraggio percorso con la nave è di circa 6mila chilometri con un consumo energetico che corrisponde al 6,5 per cento dell’energia contenuta nei prodotti trasportati.


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