AMBIENTE. Vino, Legambiente Marche organizza convegno su scarichi delle cantine
"I vini italiani, fra i quali anche i marchigiani, sono tra i più apprezzati al mondo, ma forse non tutti sanno che per fare del buon vino, serve anche tanta acqua! Nel ciclo di produzione infatti, si usa l’acqua per lavare le uve, eliminare i raspi, sciacquare attrezzature, locali e recipienti, producendo così una quantità di scarichi delle cantine, che devono essere trattati a norma di legge". A sottolinearlo è Legambiente che venerdì 2 dicembre alle 15 presso il teatro Comunale di Montecarotto (AN) discuterà dell’argomento nel corso del seminario "Produzione vinicola e innovazione ambientale" organizzato da Iridra Fitodepurazione srl, Legambiente, Comune di Montecarotto, Cisco Acque e Istituto marchigiano di tutela vini.
Gli scarichi delle cantine – spiega in una nota Legambiente Marche – pur essendo biodegradabili, presentano una forte acidità (pH basso) e un carico organico molto elevato, circa 10 volte maggiore degli scarichi civili. Ecco perché la loro gestione riveste un’importanza strategica e una valida risposta è rappresentata oggi dalle moderne tecniche della fitodepurazione. Avanzata tecnologia che mette la capacità depurativa degli ecosistemi naturali al servizio delle attività umane, la fitodepurazione applicata in diverse aziende vitivinicole in Toscana e nel sud della Francia ha dato ottimi risultati: richiede infatti solo una minima manutenzione non specialistica e gli impianti, simili a piccoli canneti, si inseriscono molto meglio in contesti paesaggistici di alto valore, tipici delle aree di produzione vinicola, tra cui anche quelle delle Marche.
Come dimostrano le più illuminate esperienze degli ultimi tempi – conclude l’associazione ambientalista – oggi è possibile conciliare tecniche ecosostenibili per la gestione di vigneti e ciclo produttivo con una progettazione delle cantine più attenta anche alla qualità architettonica e all’inserimento nel paesaggio, verso una produzione vinicola che possa offrire sviluppo economico e al tempo stesso conservare o addirittura riqualificare il territorio.
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