La Corte di Giustizia delle Comunità europee, con sentenza C-537/03, ha ritenuto che un sistema di assicurazione obbligatoria degli autoveicoli che neghi o limiti in misura sproporzionata il risarcimento del passeggero corresponsabile nella causazione del danno viola il diritto comunitario.

Il caso era quello di un cittadino finlandese condannato a pena detentiva e al risarcimento per la morte di una donna che viaggiava sull’auto da lui guidata. Il giudice adito aveva ammesso il risarcimento anche per gli altri passeggeri ad eccezione del proprietario del veicolo.

La CGCE, interpellata dalla Corte Suprema Finlandese, ha rilevato che gli Stati membri devono svolgere le proprie competenze nel rispetto del diritto comunitario il cui obiettivo consiste nel garantire che l’assicurazione obbligatoria per gli autoveicoli consenta a tutti i passeggeri vittime di un incidente causato dal veicolo di essere risarciti dei danni dai medesimi subiti considerando irrilevante, quindi, il fatto che il passeggero interessato sia il proprietario del veicolo il conducente del quale abbia causato l’incidente.


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