ASSICURAZIONI. Indennizzo diretto, Associazione Giovani Avvocati invoca modifica della norma
L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga) chiede che il Consiglio dei Ministri che si riunirà domani modifichi l’art.149 del nuovo codice delle Assicurazioni relativo all’indennizzo diretto "anche mediante previsione dell’attivazione facoltativa della procedura ovvero del rimborso delle spese sostenute dai danneggiati per l’assistenza legale".
"La norma – dice Valter Militi, presidente dell’Aiga – introduce una irragionevole ed incostituzionale disparità di trattamento tra le vittime di sinistro stradale costrette ad attivare la procedura di indennizzo diretto e quelle ammesse alla procedura ordinaria che avranno, ex art.148 del Codice, rimborsati i compensi corrisposti ai professionisti della cui assistenza intenderanno avvalersi. Inoltre, rende più difficoltoso l’esercizio, da parte del cittadino, del diritto, costituzionalmente garantito, di rivolgersi liberamente ad un professionista di fiducia al quale affidare la tutela dei propri interessi".
Militi sottolinea che lo schema di Dpr predisposto dal Ministero delle Attività Produttive "rafforza le nostre osservazioni, in quanto disciplina l’indennizzo diretto prevedendo una procedura estremamente macchinosa e complessa, tanto da vanificare l’originario intento di semplificare il risarcimento del danno; affida la gestione del servizio di assistenza tecnica ai danneggiati, reso indispensabile dalla complessità della procedura, alle stesse imprese di assicurazione, che sono in evidente conflitto di interesse, invece che a soggetti terzi di comprovata professionalità, quali gli avvocati; introduce altre ipotesi di illogiche discriminazioni perché ammette il rimborso delle sole spese di consulenza medico legale e non quelle legali, come se il diritto alla salute avesse più dignità del diritto alla difesa e come se l’attuazione del primo non dipendesse dalla effettività del secondo". L’Aiga chiede che "in sede regolamentare il legislatore preveda il diritto del danneggiato al rimborso delle spese sostenute per l’assistenza legale, allo stesso modo in cui lo schema di Dpr prevede il rimborso dei costi di consulenza medico legale".